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Politica
M5S: salta il blitz di Grillo a Roma. "La telefonata è andata malissimo"

Salta il blitz di Beppe Grillo a Roma, che aveva confidato ai suoi più stretti collaboratori la volontà di tornare a breve, già nelle prossime ore, nella Capitale. La telefonata non risolutiva con Giuseppe Conte nel tardo pomeriggio di ieri avrebbe al momento fatto desistere il garante e fondatore del M5S, convinto che non sia utile rimettersi in viaggio. Le speranze di ricucire sembrano infatti ridotte al lumicino, resta lo stallo e le distanze tra i due. "La telefonata è andata malissimo, le posizioni inconciliabili. Ormai è davvero difficile ci si possa mettere d'accordo...", riferisce all'Adnkronos chi ha parlato in questo ore con Grillo.

M5S: ALLE 17.30 CONFERENZA STAMPA CONTE AL TEMPIO DI ADRIANO - E' prevista alle 17.30, presso la Sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma, l'attesa conferenza stampa di Giuseppe Conte. Nel rispetto delle misure anti-Covid, gli ingressi -riferisce una nota- saranno numericamente limitati, con l'accredito di un solo giornalista per testata. Sarà comunque possibile seguire la conferenza stampa in diretta streaming sui canali social di Giuseppe Conte. Per accreditarsi, compilare il seguente form: https://forms.gle/a6chnjVusUjUCPhVA. Il termine ultimo per richiedere l'accredito sono le ore 12 di oggi.

M5S: Di Maio, testa e cuore per l'unita', troveremo soluzione - "Lavoriamo per l'unita'" dei 5 stelle "usando testa e cuore. Come sempre troveremo una soluzione": ad affermarlo e' il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un'intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno dedicata prevalentemente al G20 di Matera.

M5S, DE MASI: NON FACCIO MEDIATORE TRA GRILLO E CONTE, IN LORO MANI SORTI PAESE - Riguardo allo stallo sul nuovo statuto del M5S e il possibile addio di Conte ai pentastellati dopo il recente attacco di Grillo nei suoi confronti, il sociologo Domenico De Masi commenta a Radio Cusano Campus: "Non confermo affatto il ruolo di mediatore che mi viene attribuito. Ho studiato le vicende organizzative del M5S, ne scrivo quasi quotidianamente, ma non sono assolutamente un mediatore. Cosa sta succedendo? Il M5S ha avuto un grande successo alle elezioni del 2013 e poi ancora di più a quelle del 2018, questo è avvenuto perché un italiano su 3 ha votato il M5S in quanto questa forza politica presentava novità e particolarità. Nello stesso Movimento esisteva un'ala governativa e un'ala movimentista rappresentata da Di Battista, questa era un'originalità. Poi c'era un'anima digitale, perché il M5S si è servito molto della piattaforma Rousseau. Poi c'è stata la radicalità, era un partito drastico che andava avanti con slogan e azioni molto forti. E poi c'era il carisma dei fondatori Grillo e Casaleggio padre. Poi, una ad una, queste gambe sono state tagliate. L'ala movimentista non c'è più così come l'ala digitale, la radicalità si è attenuata, questi cambiamenti hanno trasformato il Movimento in partito e hanno creato una forte conflittualità tra l'ala movimentista e quella governativa. Conte personalizza l'ala governativa e Grillo quella movimentista. Il problema è che tutti i partiti che noi conosciamo in Italia e all'estero sono nati come movimenti e poi sono diventati partiti. Il problema del passaggio da movimento a partito è di passare da mucchio di sabbia a mattone, nel frattempo si spargono i granelli, però come mattone è più compatto. Ci sono quelli molto più legati alla visione di Grillo e quelli molto più legati alla visione di Conte. Si tratta di capire se troveranno una conciliazione, i tempi sono stretti. Da quello che succederà dipenderà anche se il centrosinistra si presenterà alle prossime elezioni politiche con una forza del 40% o di meno del 30%. Se vince la destra si offre l'Italia ad una destra destra, il governo che può venirne fuori può avere delle sfumature di destra che ci eravamo disabituati ad avere in Italia. Grillo e Conte possono determinare l'andamento della storia del nostro Paese senza neanche accorgersene". Ha pesato il video di Grillo sul figlio? "Quel video non ha fatto scendere il M5S nei sondaggi. I giornali dicono continuamente che ormai il M5S è finito, ma quello sta lì tra il 15 e il 17%. Craxi non ha mai superato il 14% quindi non è poco. Se si potenziasse con l'arrivo ufficiale di Conte credo che potrebbe tranquillamente puntare a superare il 20%".

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