Politica
M5s, scontro Raggi-Amici di Israele. "Stop alle iniziative antisioniste!"

Infuriano le polemiche per le proiezioni anti Israele previste nel cinema romano a gestione grillina
La giunta di Virginia Raggi e l'associazione Amici di Israele sono di nuovo ai ferri corti. Dopo le accese polemiche e il conseguente annullamento del convegno antisionista previsto in Campidoglio qualche giorno fa, ecco arrivare un’altra controversia a riaprire la voragine che divide l’amministrazione Raggi dagli Ebrei romani.
La questione è sempre la stessa: le iniziative della settimana dedicata “all’Apartheid Israeliana” giunta alla tredicesima edizione, organizzata in tutto il mondo e quest’anno in programma a Roma. A capo della rassegna di eventi in programma, il movimento BDS (Boicotta, Dinsivesti, Sanziona), fautore di una lotta senza quartiere a Israele in chiave pro-palestinese, favorendo per l’appunto azioni di boicottaggio, blocco d’investimenti e sanzioni contro lo Stato ebraico.
Nell’ambito della Settimana in questione, per il 14 e 15 marzo prossimi venturi sono previste alcune proiezioni cinematografiche promosse dal BDS, al Nuovo Cinema Aquila, nel V Municipio presieduto dal grillino Giovanni Boccuzzi.
Il Pd, per mano del consigliere municipale Alessandro Rosi, si è già espresso qualche giorno fa al riguardo con un comunicato: «Consideriamo questa manifestazione unilaterale e chiediamo pertanto al presidente Boccuzzi di voler ritirare la concessione di utilizzo del Nuovo Cinema Aquila perche' contraria allo spirito dell'articolo 1 dello Statuto del Comune di Roma"». E il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato una mozione urgente chiedendo al Municipio, V che gestisce temporaneamente il cinema Aquila, di revocare la programmazione del 14 e 15 marzo dedicata al boicottaggio di Israele, ricordando che lo stesso Presidente Mattarella l’ha giudicato inammissibile.
Nella mozione, che verrà discussa venerdì in sede di Municipio V, viene chiamato in causa il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, che al momento delle polemiche sul convegno definì tali manifestazioni contrarie all’Art. 1 di Roma Capitale, mentre l’ex vicesindaco Daniele Frongia, ora Assessore allo Sport, chiamato ad argomentare sui suoi legami con il movimento BDS, aveva preferito trincerarsi nel silenzio così come la sindaca Raggi che, guarda un po’, il 14 e 15 marzo sarà impegnata nel suo tour americano e quindi lontana da Roma e dalle polemiche.
"Ogni giorno ne salta fuori una" dichiara la romana Flaminia Sabatello, presidentessa dell'associazione Amici di Israele. "Interessante constatare che la giunta Raggi si è recata ad Auschwitz per la Giornata della Memoria e poi permette lo svolgersi di tali iniziative palesemente antisioniste."
Gli ebrei romani sono di nuovo sul piede di guerra, spalleggiati dal Pd, e insieme sono determinati a fermare le due giornate antisioniste. Cosa deciderà la giunta capitolina questa volta? Dopo le varie diatribe con gli Ebrei avvenute nell’Ottavo Municipio, da cui provengono Daniele Frongia e Salvatore Romeo e presieduto da quel Paolo Pace vicino alla Raggi che rischia di essere sfiduciato perfino dai suoi stessi consiglieri, e la bufera scatenata dalla programmazione di un convegno anti Israele in Campidoglio poi scongiurato, si prospettano ennesime giornate di fuoco per l’amministrazione pentastellata.
E con la sindaca impegnata Oltreoceano, potrebbe scoppiare un incendio difficilissimo da domare.