Politica
Macron da Meloni, Le Pen studia Giorgia per conquistare l’Eliseo

In Francia non si esclude la ricandidatura di madame Le Pen (che dopo l'ultima corsa all'Eliseo aveva annunciato di non volersi candidare più)
Francia, Macron incontra Meloni e Le Pen ha lo stesso sogno della politica romana: il debutto alla guida del Paese
Incontrandosi a Roma poche ore dopo l’insediamento a Palazzo Chigi della giovane premier, Emmanuel Macron e Giorgia Meloni hanno dimostrato che i rapporti tra Italia e Francia sono più importanti dei governanti pro-tempore. Un primo “goal” del Presidente del Consiglio. E Meloni non ha “tradito” Marine Le Pen: l’antagonista del giovane inquilino dell’Eliseo, nel bel Paese, ha un amico politico, che non è la leader di Fratelli d’Italia, ma il declinante Matteo Salvini.
Macron, oltre a esternare sull’incontro domenicale con la Prima ministra (“dobbiamo continuare, con l’Italia, tutto il lavoro iniziato”), ha voluto formulare un ringraziamento a Mario Draghi, con il quale aveva uno stretto rapporto. Come ad avvertire il capo del Governo più di destra, dalla nascita della Repubblica italiana nel 1946, che l'asticella è stata fissata molto alta dal suo predecessore.
Quanto a Le Pen, potrebbe evidenziare un elemento significativo, che condivide con la politica romana, più giovane di lei: il debutto alla guida del Paese, un aspetto molto importante.
E, infatti, in Francia, un noto commentatore, Thomas Legrand, di France Inter, non esclude la ricandidatura della figlia del vecchio reazionario, Jean-Marie Le Pen, nel 2027. Per contrastare madame Marine, la sinistra dovrebbe mettere in discussione la natura della sua offerta agli elettori. Commetterebbe un errore se si radicalizzasse, a Parigi, obbedendo a Mélenchon, come Letta ha fatto, a Roma, imbarcando Fratoianni e Bonelli, molto meno seguiti dagli elettori rispetto al vecchio tribuno rosso francese.