Forza Italia stoppa la Lega: "Altre tasse sulle banche? No, roba adatta a D'Alema che scodinzola tra dittatori comunisti" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:55

Forza Italia stoppa la Lega: "Altre tasse sulle banche? No, roba adatta a D'Alema che scodinzola tra dittatori comunisti"

Manovra, parla Gasparri (capogruppo azzurro al Senato)

Di Alberto Maggi

Manovra, Gasparri (FI): "Proposte Lega? Per noi priorità taglio dell’Irpef per i redditi fino a 60.000 euro"


"Siamo favorevoli a tutti i tagli delle tasse possibili, ovviamente compatibilmente con gli equilibri di bilancio. Per Forza Italia sono prioritari il taglio dell’Irpef per i redditi fino a 60.000 euro, ulteriori interventi nella sanità, attenzione alle pensioni minime. Coerenti con il programma del Centrodestra restiamo contrari ad ogni nuova tassa di ogni tipo". Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, intervistato da Affaritaliani, commenta la proposte della Lega sulla Legge di Bilancio per il 2026, dopo la riunione del Carroccio di ieri con la presenza anche del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che, tra le altre cose, prevedono anche 'un maggiore contributo (da destinare a famiglie e imprese) da parte di realtà finanziarie che stanno facendo decine di miliardi di euro di profitti.

"Chi più guadagna più paga già oggi", sottolinea il presidente dei senatori azzurri. "Questo crea già vantaggi per le casse pubbliche. Per quanto attiene le banche vanno bene le intese con il sistema che hanno portato nelle casse dello Stato circa 4 miliardi in più. Ricordiamo che poi sulle banche gravano già tasse supplementari. Dobbiamo insistere per un credito sempre più conveniente per imprese e famiglie. Altre tasse farebbero crescere il costo del denaro danneggiando aziende e famiglie. E scoraggerebbero investimenti interni e internazionali. Roba adatta a Massimo D'Alema che scodinzola a Pechino tra dittatori comunisti. Con noi invece equità sociale, niente nuove tasse e sostegno a chi crea lavoro. Il resto lo lasciamo ai corifei di Xi Jinping", conclude Gasparri.

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