Il Pd smonta la manovra di Meloni: "Austera e senz'anima. L'unica novità è l'aumento delle spese militari in ossequio a Trump" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:21

Il Pd smonta la manovra di Meloni: "Austera e senz'anima. L'unica novità è l'aumento delle spese militari in ossequio a Trump"

Intervista al responsabile economico Antonio Misiani

Di Alberto Maggi

"La pressione fiscale nel 2025 toccherà il record dal 2015"


"L’Italia reale è molto diversa da quella raccontata da Giorgia Meloni. Il Paese si sta deindustrializzando, cresce alla metà della media europea e, senza il PNRR, sarebbe già in recessione. L’occupazione aumenta, ma solo tra gli over 50, mentre per i giovani i posti di lavoro restano fermi o diminuiscono". Lo afferma in un'intervista ad Affaritaliani il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico.

"I salari italiani sono tra i più bassi d’Europa e non hanno recuperato il potere d’acquisto perso con l’inflazione del 2022-2023. La pressione fiscale nel 2025 toccherà il record dal 2015, mentre la spesa per sanità e istruzione pubblica resta ai minimi".

"Di fronte a questi dati, il governo si limita a vantare il calo dello spread e il miglioramento del rating. Ma l’unico rating che conta davvero è quello delle famiglie e delle imprese italiane. Il nuovo Documento di Finanza Pubblica delinea una manovra di austerità senz’anima: nessuna politica industriale, nessuna strategia per il lavoro, nessuna misura vera per il potere d’acquisto", sottolinea l'esponente Dem.

"Quanto alle promesse sulle pensioni, la rottamazione delle cartelle e la tassazione degli extraprofitti delle banche, sono semplicemente evaporate. L’unica novità è l’aumento record delle spese militari: oltre 22 miliardi nel triennio 2026-2028, effetto diretto dell’accordo sul riarmo firmato da Meloni in sede NATO, in ossequio al diktat di Trump".

"In un Paese che ha smesso di crescere e dove la povertà tocca livelli record, questa è una politica sbagliata. L’Italia non ha bisogno di propaganda, ma di una manovra che rilanci sviluppo, lavoro e potere d’acquisto, rafforzando sanità e scuola pubblica", conclude Misiani.

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