Abu Mazen vede Mattarella e Meloni. "Anp interlocutore fondamentale per la comunità internazionale", "Attuare il piano di Trump" - Affaritaliani.it

Politica

Ultimo aggiornamento: 16:01

Abu Mazen vede Mattarella e Meloni. "Anp interlocutore fondamentale per la comunità internazionale", "Attuare il piano di Trump"

Il presidente della Repubblica Mattarella ha ricevuto al Quirinale il presidente palestinese Abu Mazen

di Salvatore Rossi

Meloni a Abu Mazen, attuare rapidamente il Piano di Trump 

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente della Palestina Abu Mazen. Come spiega una nota di Palazzo Chigi, nel corso del colloquio Meloni "ha ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del Piano di Pace del Presidente Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo".

Mattarella vede Abu Mazen, si consolida l'amicizia Italia-Palestina

Dopo Papa Leone XIV tocca a Mattarella: il presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale il presidente palestinese Abu Mazen. "Per la Repubblica italiana è un grande piacere averla qui a Roma, confermando la grande amicizia che lega Palestina e Italia. L'Autorità nazionale palestinese è un interlocutore fondamentale per l'Italia e la comunità internazionale", ha detto il capo dello Stato rivolgendosi ad Abu Mazen, che nel pomeriggio incontrerà anche la premier Meloni a Palazzo Chigi. 

Ieri Abu Mazen, incontrando Papa Leone XIV, ha condiviso l'impegno a "consolidare il cessate il fuoco e costruire una pace duratura". Concetto ribadito oggi in un'intervista a "La Stampa": "La soluzione a due Stati, in cui entrambi i popoli vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, resta la pietra miliare del progetto nazionale palestinese e della legittimità internazionale", ha detto. "Abbiamo adottato questa visione oltre trent'anni fa, riconoscendo il diritto di Israele a esistere in base agli Accordi di Oslo del 1993 e accettando che lo Stato palestinese fosse istituito su tutti i territori occupati nel 1967: Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e Gaza", ha affermato il leader palestinese

"Nonostante l'occupazione, l'espansione degli insediamenti, l'oppressione e i ripetuti attacchi, il nostro impegno non è cambiato. Si è eroso invece quello israeliano. Dall'assassinio di Rabin in poi, tutti i governi si sono allontanati dalla via della pace", ha sostenuto Abu Mazen, che tuttavia "continua a tendere la mano, convinto che la pace, non il dominio, debba prevalere, per il bene delle generazioni presenti e future". Sul fronte interno israeliano, dove da mesi migliaia di persone manifestano per la liberazione degli ostaggi, per la pace e contro il governo, Abbas ha osservato: "Israele è a un bivio. Da un lato cittadini coraggiosi che chiedono la fine dell'occupazione; dall'altro un governo estremista e gruppi di coloni che spingono il Paese verso razzismo e apartheid." E ha aggiunto: "Per collaborare servono due parti che rispettino il diritto internazionale. Quando Israele legalizza gli insediamenti, ruba la nostra terra, confisca i fondi, propone la pena di morte e nega l'autodeterminazione del popolo palestinese, non incoraggia i negoziati ma si isola. Non abbiamo abbandonato la pace ne' il dialogo; l'attuale governo israeliano preferisce l'estremismo alla coesistenza".