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Meloni: "Il futuro di Kiev è nell'Ue". E Zelensky ringrazia l'Italia. VIDEO

A Roma la conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell'Ucraina
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea che "la ricostruzione è parte fondamentale dell'azione di vicinanza che noi italiani, noi europei, vogliamo concretamente dimostrare all'Ucraina. E' un passo importante perché l'Ucraina sarà parte importante dell'Ue e del mercato unico. E' giusto quindi che si inizi a lavorare. La ricostruzione inizia ora e noi vogliamo essere in prima fila, ponendone le basi. La Russia - ha sottolineato - dovrà pagare per distruzioni che ha causato" e l'Italia si impegnerà per questo nei consessi internazionali".
Secondo la vicepresidente della Banca europea per gli investimenti Gelsomina Vigliotti "sono necessari 14 miliardi di dollari per le priorità più urgenti dell'Ucraina nel 2023: bisogna concentrarsi su investimenti che non possono aspettare la fine della guerra. Dobbiamo affrontare questi fabbisogni adesso, sostenendo l'economia per evitare ulteriori perdite e ulteriori danni". La Bei finora ha fornito un sostegno di "2 miliardi euro per i servizi pubblici, progetti infrastrutturali che contribuiranno a migliorare le condizioni di vita della popolazione, come l'ammodernamento degli ospedali di Kiev e Odessa, strutture educative a Zaporizhzhia e Sumy". Oltre a questo "ci saranno strade e ferrovie da rimettere in sesto, intervenire su acqua potabile, sistema fognario e risorse per garantire la crescita del settore privato. Bisogna garantire un flusso continuo attraverso l'Ucraina", ha aggiunto, sottolineando che la Bei sta lavorando con tutti i potenziali donatori. Quanto all'Italia, è al fianco con forza alla Bei, e "noi siamo pronti a sostenere i partner italiani" nei progetti che porteranno avanti in Ucraina in settori come "infrastrutture, resilienza energetica, agricoltura, edilizia, trasporti".
Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti evidenzia che "il sostegno della Banca europea per gli investimenti all'Ucraina "è coerente con la prossima adesione all'Unione europea. Colgo l'occasione di questa conferenza per annunciare il nostro contributo al fondo di garanzia Bei Eu for Ucraine, di recente costituzione, con una garanzia di 100 milioni di euro".
Le circa 600 aziende italiane presenti al Palazzo dei Congressi dell'Eur sono chiamate a condividere la propria expertise con gli interlocutori ucraini, per fornire loro le migliori soluzioni di breve, medio e lungo periodo. E chi sarà in grado di ben posizionarsi nella fase di "fast recovery" si troverà in vantaggio quando la ricostruzione vera e propria sarà avviata. Il governo considera del resto fondamentale il coinvolgimento dei soggetti privati, perché la ricostruzione vale 411 miliardi e non potrà essere finanziata tutta da fondi pubblici. Allo stesso tempo, si sottolinea, Kiev dovrà portare portare avanti le riforme per garantire più legalità e trasparenza, creando un ambiente favorevole alla realizzazione dei progetti. Fitto il calendario della giornata. Si parte con una sessione a porte chiuse composta da 7 tavoli tematici su altrettanti settori individuati come prioritari.