Meloni: "Il futuro di Kiev è nell'Ue". E Zelensky ringrazia l'Italia. VIDEO - Affaritaliani.it

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Meloni: "Il futuro di Kiev è nell'Ue". E Zelensky ringrazia l'Italia. VIDEO

di Redazione

A Roma la conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell'Ucraina

"Siamo a Roma - ha detto il primo ministro ucraino Denys Shmyhal  - per partecipare alla Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina. Discuteremo di questioni urgenti con il presidente, il primo ministro e il ministro della Difesa e degli Esteri italiani, nonché con i capi delle Camere del Parlamento italiano. Abbiamo in programma di firmare una serie di documenti bilaterali che contribuiranno alla ricostruzione dell'Ucraina", ha scritto Shmyhal su Telegram. Secondo il capo del governo, il gabinetto, insieme ai suoi partner internazionali, sta formando un "forte e incrollabile sostegno" all'Ucraina in tutto il mondo, attirando le imprese straniere nella ricostruzione del Paese in difficoltà. Il premier ucraino sarà ricevuto da Papa Francesco il 27 aprile, alla vigilia della visita apostolica del Pontefice in Ungheria.

L'idea di una conferenza sulla ricostruzione nasce dalla convinzione che non bisogna attendere la cessazione delle ostilità, hanno sottolineato fonti diplomatiche. Perché sono tante le cose da fare per ricucire un tessuto economico e sociale devastato da 14 mesi di bombe: occorre ripristinare rapidamente le infrastrutture critiche, sminare e riabilitare le zone liberate, modernizzare le aree non coinvolte nel conflitto.
   
In quest'ottica, le circa 600 aziende italiane presenti al Palazzo dei Congressi dell'Eur sono chiamate a condividere la propria expertise con gli interlocutori ucraini, per fornire loro le migliori soluzioni di breve, medio e lungo periodo. E chi sarà in grado di ben posizionarsi nella fase di "fast recovery" si troverà in vantaggio quando la ricostruzione vera e propria sarà avviata. Il governo considera del resto fondamentale il coinvolgimento dei soggetti privati, perché la ricostruzione vale 411 miliardi e non potrà essere finanziata tutta da fondi pubblici. Allo stesso tempo, si sottolinea, Kiev dovrà portare portare avanti le riforme per garantire più legalità e trasparenza, creando un ambiente favorevole alla realizzazione dei progetti.
   
Il processo di ricostruzione, per l'Italia, si intreccia anche con quello di adesione dell'Ucraina all'Ue e della sua integrazione nel mercato unico. In questa chiave, non si tratterà semplicemente di riedificare un Paese, ma di migliorarlo, accelerandone il cammino verso un'economia e una società più verdi, smart e interconnesse. Quello che inizia oggi, quindi, è un percorso che si annuncia lungo e articolato, in cui Roma vuole assumere un ruolo di leadership, grazie anche alla presidenza del G7 che assumerà l'anno prossimo. Con l'idea di ospitare una conferenza generale sulla ricostruzione dell'Ucraina nel 2025.