Meloni, incontri segreti al Colle. Urso a Kiev, lei frena Salvini sul bilancio - Affaritaliani.it

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Meloni, incontri segreti al Colle. Urso a Kiev, lei frena Salvini sul bilancio

FdI continua a mandare rassicurazioni: a Mattarella, durante due incontri tenuti segreti finora, a Kiev col viaggio di Urso e all'economia dicendo no alla Lega

Due incontri segreti tra Meloni e Mattarella dopo la crisi

"Giorgia Meloni ha visto Sergio Mattarella due volte dopo la crisi". Lo scrive il Fatto Quotidiano, che spiega come "la notizia arriva da fonti politiche, il Quirinale non smentisce. Potrebbe sembrare un fatto normale, incontri scontati. Eppure nulla se n’era saputo fino ad ora. Anzi, erano noti i rapporti non proprio ottimi tra i due: Fratelli d’Italia non aveva votato per il bis. E Giorgia ci aveva tenuto a puntualizzare di non condividere la scelta".

L'obiettivo sarebbe quello di rassicurare il Colle sul futuro governo a guida FdI. "La prima volta i due hanno parlato di energia: Giorgia ha condiviso la necessità che il governo in carica faccia le misure per arginare la crisi del gas. E ci ha tenuto a rassicurare il Capo dello Stato che il presidenzialismo non è per il suo partito una riforma contro di lui", spiega Il Fatto Quotidiano. "La seconda, invece, il dialogo è stato più generico. Meloni ha chiarito di non essere d’accordo con lo scostamento di bilancio. Durante questi dialoghi, Meloni lo ha anche rassicurato sul fatto che la collocazione internazionale dell’Italia sarà la stessa. Il vero punto dirimente per il Quirinale".

Urso a Kiev per rassicurare sulla linea del futuro governo Meloni

Altro lavoro per rassicurare è quello di Adolfo Urso, presidente del Copasir di Fratelli d'Italia, che come spiega Repubblica è andato in viaggio a Kiev. Urso dice a Repubblica che "non ci sono dubbi sul sostegno all’Ucraina e che gli ucraini non hanno mai citato la Lega durante gli incontri, «forse per cortesia istituzionale», e che «anche loro hanno riconosciuto la nostra credibilità e affidabilità. Io ho detto loro quello che Giorgia Meloni dice da tempo in pubblico in modo chiaro e che è contenuto anche nel documento comune che è stato presentato agli elettori». E ancora: «I sondaggi ci dicono che Giorgia Meloni assumerà la leadership della coalizione e del paese e lei è molto coerente, lineare, netta e trasparente». 

Meloni-Salvini, sfida sullo scostamento di bilancio

Le manovre di rassicurazione di Meloni arrivano anche sul tema dello scostamento di bilancio, sul quale frena la Lega di Matteo Salvini. Lo scostamento di bilancio ''non è un tema o ragionamento ideologico. Se ci sono altre strade è sempre meglio evitarlo. Ho sentito qualche collega dire che se servono 30 miliardi, bisogna metterli... Se non mettiamo un tetto al prezzo del gas, hai voglia a mettere 30 mld, te ne servono 200... Quello che serve fare va fatto, cercando se possibile soluzioni migliori rispetto allo scostamento'' ma, senza price cap sarebbero risorse che ''vanno alla speculazione'', ha detto Meloni a Confcommercio. 

Com'e' noto l'ex ministro dell'Interno è convinto che l'esecutivo debba mettere sul tavolo il prima possibile 30 miliardi per le imprese e le famiglie, accettando anche lo scostamento di bilancio, a scapito delle casse dello Stato: "Mi dicono che creo debito? Ma sì. Bisogna avere un Paese vivo, qui - ammonisce - rischiamo di non avere piu' niente, di chiudere 200mila negozi. Io - aggiunge - sono terribilmente preoccupato della sottovalutazione che si sta vivendo su questa crisi". E propone un intervento immediato: "Se si vuole già oggi si può approvare un decreto da 30 miliardi. Se devo salvare migliaia di posti di lavoro i vincoli di bilancio vengono dopo"