Meloni da Trump, 600-700 carabinieri per la pace in Medio Oriente e ruolo di primo piano. Obiettivo scongiurare i super-dazi sulla pasta - Affaritaliani.it

Politica

Ultimo aggiornamento: 13:19

Meloni da Trump, 600-700 carabinieri per la pace in Medio Oriente e ruolo di primo piano. Obiettivo scongiurare i super-dazi sulla pasta

La missione si terrà il 18 ottobre a Washington. Inside

Di Alberto Maggi

L'obiettivo di Meloni è entrare nel Board of peace  con l'ex primo ministro britannico Blair, escludendo l'avversario europeo Macron


Lavori in corso a Palazzo Chigi per preparare al meglio il prossimo viaggio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Stati Uniti. La missione si terrà il 18 ottobre a Washington con cena di gala alla fondazione italo-americana Niaf. In politica estera la premier in questi tre anni di governo ha dimostrato di sapersi muovere con discrezione, senza annunci clamorosi e roboanti, ma con un lavoro certosino per mettere a punto al meglio tutti i dettagli, curando tutti i particolari dei dossier.

Il "piatto" principale del faccia a faccia con il tycoon sarà certamente il piano di pace per il Medio Oriente e l'obiettivo di Meloni è quello di entrare a far parte del Board of peace insieme all'ex primo ministro britannico (laburista) Tony Blair e magari escludendo il debolissimo (in patria) e avversario europeo Emmanuel Macron. Palazzo Chigi è sempre in stretto contatto con Berlino e con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, con il quale l'unità di veduta è sempre più solida.

Se davvero si arrivasse a un accordo che estrometterebbe del tutto i terroristi di Hamas dalla Striscia di Gaza con il rilascio di ostaggi israeliani palestinesi, e quindi se si arrivasse al tanto auspicato accordo di pace, il governo italiano sarebbe pronto a mettere a disposizione un contingente - stando a quanto risulta ad Affaritaliani - di circa 600-700 carabinieri, poco più della metà del contingente del nostro Paese che da anni si trova nel sud del Libano, all'interno della missione Unifil, e che ha dimostrato a livello internazionale preparazione e serietà e alta professionalità. Non solo. Grazie alla Croce Rossa Italiana, una delle più stimate a livello mondiale,

Roma metterebbe anche a disposizione ospedali da campo, strutture mediche e farmaci per dare massimo sostegno alla popolazione civile. Un ruolo di primissimo piano, dunque, che Meloni intende pervicacemente conquistare a Washington con il prossimo incontro con Trump. Il tutto senza dimenticare l'Ucraina e quindi tenere alta la guardia sul fronte est dell'Unione europea ma condividendo con il presidente Usa la necessità di evitare toni da escalation con Mosca e Vladimir Putin (e ogni riferimento al "solito" Macron è puramente voluto).

Ma la visita della premier nella capitale degli States avrà anche un carattere commerciale. Insieme ai ministri competenti e con l'ambasciata italiana a Washington, Palazzo Chigi sta lavorando alacremente per evitare che dal primo gennaio 2026 entri in vigore i minacciati dazi Usa sulla pasta italiana del 107% che penalizzerebbero un'eccellenza famosa in tutto il mondo del nostro Paese danneggiando la filiera agroalimentare. Gli ottimi rapporti Meloni-Trump - spiegano da Fratelli d'Italia - dovrebbero scongiurare questo pericolo per uno dei prodotti più tipici del Made in Italy.

Tutte le notizie della sezione politica