E' ancora rissa sul Mes. Stavolta nella maggioranza, il tutto a margine dell'accordo raggiunto all'Eurogruppo su un "meccanismo di stabilità senza condizionalità". Posizioni nette quelle che dividono gli alleati di governo, da una parte il segretario Dem Nicola Zingaretti "una grande opportunita' per l'Italia", dall'altra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio "non ne abbiamo bisogno", con Giuseppe Conte sullo sfondo che si rivolge direttamente ai suoi omologhi più che alla Commissione Ue: "Sure, Bei, Mes non sono sufficienti senza Recovery fund".
LA NOTA DEI PENTASTELLATI “Non possiamo esultare per i risultati dell’eurogruppo di oggi sul Mes: sebbene debolmente migliorato, resta uno strumento inadeguato per rispondere all’emergenza che stiamo attraversando, sia per la quantità di risorse che può mettere in campo, sia perché continua a essere insidioso nelle potenziali condizionalità future, sulle quali non sono stati ancora fugati tutti i dubbi", aggiunge il Movimento 5 stelle. " |
E le opposizioni? Sprazzi di pragmatismo si notano nei dintorni del Pirellone, dove Attilio Fontana afferma l'utilità dello strumento in caso di nessuna condizione reale. Posizione immutata sia per il leader della Lega Matteo Salvini: "E' un prestito di denaro che dovrà essere restituito", e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Anche se Gentiloni dice di no i trattati istitutivi parlano chiaro".
Intanto si alza il coro comune all'interno dei dem guidato da Emanuele Fiano, Enzo Amendola e Lia Quartapelle che ribadiscono l'utilità di usare il tesoretto offerto da Bruxelles.
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