Migranti: Meloni, oltre che dal fronte francese, deve guardarsi dalle trappole e dalle gaffes dell'alleato Salvini
Adesso Meloni deve fronteggiare l’ira dei governanti francesi, innescata da Matteo Salvini.
Migranti: l'ira della Francia e inopportuna esultanza di Salvini
È difficile dar torto a Giorgia Meloni quando afferma, rivolta ai nostri, non affettuosi, cugini transalpini : “La Francia, forse, pensa che si possa risolvere il problema, isolando l’Italia, io penso che sia meglio isolare gli scafisti”.
Su questo nodo, tuttavia, oltre che da Macron e dal ministro Gérald Moussa Darmanin, la giovane premier deve guardarsi anche dalle trappole dei fratelli-coltelli del centrodestra. Prima, gli ostacoli di Berlusconi al lavoro della non amata inquilina di Palazzo Chigi, con le arringhe e i “pizzini” pro-Putin.
Adesso Meloni deve fronteggiare l’ira dei governanti francesi, innescata da Matteo Salvini. Il ministro leghista, con un’inopportuna esultanza, si è vantato della disponibilità di Parigi ad accogliere i 234 naufraghi della Ocean Viking (“L'aria sta cambiando !"), presentandola come una grande vittoria di Roma sulla UE e su Macron. E l’uomo dell’Eliseo è stato attaccato, in patria, da Marine Le Pen (solo un caso ?), grande amica del Capo del Carroccio, ma non di Giorgia.
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