Nomine, il risiko di Meloni: Buttiglione al Tesoro, Panetta a Bankitalia e... - Affaritaliani.it

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Nomine, il risiko di Meloni: Buttiglione al Tesoro, Panetta a Bankitalia e...

Urso a Washington e Crosetto nella City per saldare i rapporti internazionali mentre Giorgia prepara il team e le nomine tra conferme e cambi

Urso e Crosetto tra Usa e City per saldare rapporti con FdI

Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni si preparano a governare. La fiducia in vista delle elezioni del 25 settembre e allora ci si organizza già per il dopo, in particolare sul fronte nomine. Mentre il fedelissimo Urso, secondo la Stampa, "ha in programma un viaggio a Washington. In agenda - lo confermano fonti americane - ha incontri con membri repubblicani del Congresso, fondazioni politiche, rappresentanti dell’Amministrazione. Il 19 agosto, mentre Roma consumava gli ultimi pomeriggi pigri del Ferragosto, Urso ha ricevuto a Roma sei senatori americani membri di commissioni decisive del congresso: Difesa, Energia, Intelligence. Crosetto sta curando i rapporti con il mondo della finanza e ha preparato il terreno per un incontro nella City dopo il 25 settembre". Usa e Regno Unito: politica e finanza devono conoscere la nuova premier in pectore.

Secondo la Stampa, uno dei pochi che potrebbe restare ministro anche col governo Meloni sarebbe Roberto Cingolani. Sempre secondo il quotidiano torinese, "Meloni ha già fatto sapere al Quirinale di essere disposta alla «massima collaborazione istituzionale» su quattro nomi, quelli sui quali il Capo dello Stato ha sempre messo bocca: Interni, Esteri, Difesa e Tesoro. Per quest’ultima casella sarebbero già state scartate le ipotesi di tre ex: Giulio Tremonti (ricorda troppo l’esperienza del 2011), Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli (indisponibili)". Ma il nome più accredito per il Tesoro, secondo la Stampa, sarebbe Luigi Buttiglione, già funzionario di via Nazionale e poi della banca di investimento Brevan Howard.

Fratelli d’Italia si prepara alla rivoluzione delle nomine

Fabio Panetta, dato per vicino a Meloni, secondo la Stampa mira alla successione di Ignazio Visco a Bankitalia. Il quotidiano torinese sostiene che "cambieranno quasi certamente i vertici dei servizi segreti (al Dis ora c’è Elisabetta Belloni), mentre potrebbe essere confermato in un ruolo di vertice l’ex capo della Polizia e attuale sottosegretario con delega ai Servizi Franco Gabrielli".

Prosegue la rassegna delle nomine: "A gennaio scadono i vertici dell’Agenzia delle Entrate (Ernesto Ruffini) e quello delle Dogane (Marcello Minenna): entrambi verranno sostituiti". Tra le conferme possibili secondo la Stampa, Claudio Descalzi all’Eni, Stefano Donnarumma a Terna, Pierroberto Folgiero a Fincantieri e Bernardo Mattarella a Invitalia. "Matteo Del Fante potrebbe spostarsi da Poste a Enel", sostiene sempre la Stampa, mentre Alessandro Profumo dovrebbe lasciare la guida di Leonardo.