A- A+
Palazzi & potere
BANCHE: IMPRENDITORI ALLA CANNA DEL GAS INTIMATI DI PAGARE ANATOCISMO

 L’ultimo provvedimento che regala 20 miliardi di euro alle banche, per impedire che i bancarottieri e le dormienti autorità di vigilanza potessero rispondere penalmente del loro operato, è del governo Gentiloni, sul presupposto erroneo e l’ingannevole narrazione che gli istituti di credito non possono fallire, a differenza delle altre imprese portate al fallimento proprio dai comportamenti fraudolenti dei banchieri, sia  nella concessione allegra,spesso senza garanzie dei prestiti, che nella revoca dei fidi con preavviso di 24 ore.

  Ma tutti gli interventi realizzati nel corso di questa ultima legislatura dai Governi non eletti (Letta, Renzi, Gentiloni), dalla rivalutazione delle quote di Bankitalia, al prestito vitalizio ipotecario, dalla riforma delle banche popolari (bocciata dal Consiglio di Stato ed in attesa di una pronuncia della Consulta), al credito cooperativo, ai decreti salva banche ed all’esproprio criminale del risparmio col ‘bail-in’, al ripristino dell’anatocismo bancario (provvedimenti duramente contrastati con al dura opposizione solitaria del M5S), dettati da una ideologia mercatista ed interessi estranei ai valori ed alla cultura del risparmio tutelati dall’art.47 della Costituzione, sono sbagliati e deleteri per  risparmiatori e famiglie, diversamente dalle affermazioni  del vice ministro dell’Economia Enrico Morando.

   Il sistema bancario è solido, il mantra degli ultimi decenni di Bankitalia e Mef, per giustificare gli elevati tassi di interesse sui mutui più alti d’Europa, ed i costi annui di gestione dei conti correnti, pari in Italia a 318 euro, contro 114 della media UE. Vadano a raccontare questa frottola del sistema bancario ‘stabile’ agli imprenditori vessati e taglieggiati dalle banche, che hanno ricevuto  ‘pizzini’ ed intimazioni di pagamento degli interessi ricapitalizzati, per evitare spiacevoli incomprensioni, in virtù del ripristino dell’anatocismo bancario, debellato da 20 anni di battaglie giudiziarie Adusbef, di pagare tutta l’annualità in unica soluzione entro il 1 marzo 2017, compreso l’addebito semi-estorsivo degli interessi di mora, il cui “mancato addebito degli interessi potrebbe portare al recupero legale degli stessi, alla sospensione o revoca degli affidamenti, al blocco dei conti correnti”.

1) Nel 2013 il primo provvedimento a favore delle banche dal Governo di Enrico Letta, la fiscalità di vantaggio sulla deducibilità delle perdite, passate da 18 anni a 5 anni, valutato da Mediobanca 19,8 miliardi di euro; (portato di recente dal Governo Renzi ad 1 anno);

2) Le garanzie sulle obbligazioni tossiche appioppate dalle banche allo Stato per un valore di 160 miliardi di euro, che hanno generato esborsi alle banche di affari di 25,7 miliardi di euro dal 2011 al 2016;

3) La pubblica malleva sulla Cassa Depositi e Prestiti per consentire alle banche di pagare i dividendi alle Fondazioni bancarie;

4) La rivalutazione delle quote di Banca d'Italia, da 156.000 euro a 7,5 miliardi di euro per offrire dividendi pari a 1.060 miliardi di euro alle banche socie;

5) Il recepimento della direttiva BRRD (bail-in) per l'esproprio criminale del risparmio approvato in Europa all'insaputa del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco e del Ministro Pier Carlo Padoan, che ne hanno chiesto la successiva revisione;

6) Il decreto salva-banche (22 novembre 2015), che ha azzerato i risparmi di una vita a 130.000 famiglie, truffate e prese in giro da un Governo ostile, prova di odio feroce verso le vittime che reclamano i propri diritti, con manifestazioni, presidi e sit-in;

7) L'esproprio delle case in mancanza di 7 rate (portate a 18 dopo le dure proteste) di mutuo non pagate, direttamente dalla banca, senza passare per la legittimità di un giudice terzo;

8) Lo sconto per i trasferimenti immobiliari nell'ambito di vendite giudiziarie con l'imposta di registro, ipotecaria e catastale, non più assoggettata da un'aliquota del 9%, ma nella misura fissa di 200 euro;

9) Il prestito vitalizio ipotecario a tassi esagerati e ricapitalizzati con l’naatocismo, per sottrarre agli eredi i risparmi immobiliari di intere generazioni;

10) La Bad Bank con la garanzia statale sulle cartolarizzazioni dei crediti morosi (la Gacs), concessa a banche ed altri intermediari finanziari, con la dotazione iniziale del Tesoro che passa da 100 a 120 milioni;

11) La ricapitalizzazione degli interessi, (2 miliardi di euro l'anno a favore delle banche), disposto dal nuovo art.120 del Tub (Testo Unico Bancario) entrato con legge dello Stato nella prassi bancaria, trionfalmente figurata dalla stampa di regime, come norma che ha determinato 'la fine dell'anatocismo”, prima vietato nel 2014 e poi resuscitato a cadenza annuale, in pieno spregio della Giurisprudenza unanime che ha vietato la possibilità di configurare l'anatocismo ex ante, ovvero anteriormente alla scadenza degli interessi;

12) Il pegno non possessorio, alias ‘patto marciano', che consente l'esproprio dei beni delle imprese, senza passare per i tribunali, in assenza di 3 rate non pagate;

13) la riforma delle Banche Popolari ad uso e consumo di scalate ostili, per rendere espropriabile il risparmio dei territori, solennemente bocciato dal Consiglio di Stato;

14) la riforma del Credito cooperativo, con le analoghe motivazioni delle banche popolari;

15) l’elargizione di 20 mld di euro,con aumento del debito pubblico, a favore di MPS,BpVi, Veneto Banca.


ELIO LANNUTTI (PRESIDENTE ADUSBEF)

Tags:
bancheanatocismo





in evidenza
Europee, l'intervista del direttore di Affaritaliani.it Perrino al Capitano Ultimo

Guarda il video

Europee, l'intervista del direttore di Affaritaliani.it Perrino al Capitano Ultimo


in vetrina
Angelina Mango scatenata alle prove per l'Eurovision 2024

Angelina Mango scatenata alle prove per l'Eurovision 2024


motori
Citroën pedala al Giro-E 2024 con E-Bike

Citroën pedala al Giro-E 2024 con E-Bike

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.