Bankitalia e le altre, la frontiera dell'integrazione - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Bankitalia e le altre, la frontiera dell'integrazione

Come dicono in Banca d' Italia, l' accentramento di compiti a livello europeo operato dal meccanismo di vigilanza unico, primo e finora solitario tassello dell' Unione Bancaria ad essere realizzato (ne mancano due, il fondo di risoluzione che non sarà completato prima del 2024 e la garanzia unica che è ancora in alto mare), non si configura come una "mera devoluzione di poteri" ma come "un nuovo sistema di esercizio congiunto di poteri di vigilanza". Significa, scrive eugenio occorsio su repubblica affari e finanza, che la vigilanza sulle 129 banche dell' eurozona più importanti (15 per l' Italia, che diventeranno 14 quando sarà finalizzata la fusione Bpm-Banco Popolare) è esercitata direttamente dalla Bce, alla quale è riservato un diritto di supervisione anche su tutte le altre di minori dimensioni. Per le 129 banche del "Gotha" la Banca d' Italia e le altre 18 consorelle dell' area euro mantengono una funzione di controllo sussidiario. Per lo stesso motivo per cui è stata lasciata loro la responsabilità per le banche minori: la loro profonda conoscenza delle banche di un Paese, della loro storia e delle specificità dei rispettivi territori. «Si può probabilmente dire che alla Bce spetta una competenza "superiore", e quindi il potere di dirimere eventuali controversie, però all' expertise della Banca d' Italia e degli altri ex istituti d' emissione, non si vuole rinunciare», sintetizza l' economista Rainer Masera. «La Bce ha un approccio basato su modelli microprudenziali e standard internazionali, le banche nazionali conoscono la realtà e la storia degli istituti», aggiunge Brunello Rosa, managing director di Rge. Spetta comunque alla Bce, anche per le banche meno importanti, il rilascio e la revoca della licenza bancaria, nonché l' autorizzazione ad assumere partecipazioni rilevanti.