Boschi: dopo le batoste di Etruria e Referendum vuole rifarsi un'immagine - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Boschi: dopo le batoste di Etruria e Referendum vuole rifarsi un'immagine

Un purgatorio obbligato.
Poi mercoledì la riapparizione di Maria Elena Boschi, con l' immancabile fratello-accompagnatore, sul tappeto rosso del festival del cinema di Venezia. E, ieri, gli interventi dai toni misurati alla festa dell' Unità di Pesaro: «Il Pd non è Renzi, ma l' insieme dei suoi militanti». Oppure: «Sono state fatte offese inaudite alla presidente della Camera anche perché è donna. Non credo che qualcuno possa mai pensare di fare un bambola gonfiabile con la faccia del presidente del Senato che è un maschio», scrive il corriere della sera.


Maria Elena Boschi sta cercando di «cambiare verso». E non deve essere facile. Lei ci prova. Prima gli effetti dello scandalo Banca Etruria, poi il disastroso esito del referendum.
Una doppia batosta che, specie con il crollo di un' immagine per molto tempo all' apice, non sembrava lasciasse spazio ad una seconda chance. Esisterà una seconda chance?
La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio ha puntato in questi mesi estivi alla ricostruzione della sua immagine pubblica, in vista delle elezioni.


L' obiettivo, grazie anche al lifting sull' immagine, è allargare il recinto del consenso, con un ragionamento di prospettiva.
Un punto chiave, quest' ultimo.
Perché, assimilata la sconfitta del 4 dicembre, le ambizioni politiche della Boschi non si sono ridimensionate. Anche se la sottosegretaria smentisce pubblicamente, la sua bussola è addirittura orientata verso Montecitorio.