Palazzi & potere
Governo: grazie a Salvini Conte può dormire sonni tranquilli

Governo: grazie a Salvini Conte può dormire sonni tranquilli
Il Capitano leghista è la vera "stampella" del governo Conte. Il deep state spera che presto Zaia o Giorgetti prendano il posto di Salvini al vertice della Lega. Matteo Renzi vuole un ruolo da protagonista nella ricostruzione del paese: per questo punta al rimpasto o ad un nuovo governo
"S'è fatto fregà da Renzi. È l'unico che ancora ce casca". Questo il leit motiv che stamattina circolava nelle chat dei parlamentari dem a proposito delle ultime mosse di Matteo Salvini. Povero Capitano: con tutti quei voti (che nonostante tutto ancora ha) non sa come fare per arrivare al governo: "roba che c'è gente che con molti meno voti è andata a Palazzo Chigi e da lì non si è più mossa" spiega un parlamentare di lungo corso.
Non per niente ormai sono tutti d'accordo nel dire che la più grande assicurazione sulla vita del governo Conte è proprio Matteo Salvini ed anche il premier l'ha capito benissimo visto che quando è in difficoltà non deve fare altro che attaccare il leader leghista per ricompattare la propria maggioranza. Esattamente come succederà anche questa volta con le due mozioni di sfiducia presentate dal leader leghista, quella al ministro dell'economia Gualtieri e al ministro nella giustizia Bonafede che "tanto non passeranno mai e come effetto avranno quello di rinforzare il governo" spiegano via chat fonti di maggioranza.
Ormai negli ambienti che contano, compresi quelli del deep state tricolore non si vede l'ora che Matteo lasci il posto a Zaia o Giorgetti: servirebbe ad "istituzionalizzare la Lega ancorandola saldamente ai valori europei e filo atlantici". Se la Lega facesse questo passaggio di leadership, otterrebbe in un sol colpo tre risultati: sarebbe spendibile senza remore da parte di nessuno per un governissmo, ricompatterebbe immediatamente il centrodestra e cadrebbe ogni tipo di perplessità del Colle su Via Bellerio. Il recente "endorsement" del Financial Times al governatore del Veneto la dice lunga in questo senso, spiega chi ha dimestichezza con gli ambienti del deep state.
Ma sentite cosa dicono della "raffinatissima" strategia di Salvini dalle parti del Nazareno, dove ormai se la ridono sotto i baffi per gli errori politici di Via Bellerio (e non solo). Lo rivela un parlamentare del Pd che ha seguito la vicenda ed è molto vicino al Segretario Zingaretti. "Renzi è stato più furbo di Salvini anche in questa situazione. Gli ha lasciato intendere che della mozione di sfiducia contro Bonafede se ne poteva parlare, gli ha fatto presentare la sfiducia - fra l'altro contro l'idea di Berlusconi che non voleva votare una mozione che di fatto sostiene Di Matteo - e poi un'ora dopo è andato a trattare con Conte. Noi sapevamo del giochino, Conte pure ma si è consentito di fare l'ennesimo show a Renzi che continua anche stamattina dalle pagine dei giornali a dettare condizioni al governo e ad 'alzare il prezzo' con il Premier. L'avevano capito tutti meno che Salvini".
Il toscano, comunque, non è intenzionato a mollare la presa tanto facilmente, vuole un ruolo da protagonista nella ricostruzione del paese: gli servirebbe per rilanciarsi politicamente, magari grazie ad un rimpasto e ministeri di peso oppure attraverso un nuovo governo (ma senza passare per le elezioni anticipate che metterebbero a rischio la sopravvivenza stessa di Italia Viva). Solo così, con un rimpasto o un nuovo governo, potrebbe finalmente provare a far decollare il suo partitino perennemente bloccato intorno al 2%.