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Palazzi & potere
La Lega e le trame dei poteri forti: Matteo Salvini nel mirino

C'è tutto un lavorio dietro le quinte che in questi giorni tiene occupati i palazzi del potere romani. Un lavorio per far digerire il Mes, pietanza tra le più indigeste mai propinate alla politica italiana, e tutte le altre "prelibatezze" che l'Europa  vorrà somministrare al belpaese. Il colpo da maestro è stato "sfilare" Forza Italia al Centrodestra: una mossa che vale doppio perché azzoppa l'azione politica di Matteo Salvini e Giorgia Meloni e al contempo diventa un'assicurazione sulla vita per il governo Conte. Del progetto è parte integrante disarticolare e spaccare la Lega per isolare l'attuale leadership e favorire il ricambio dell'attuale classe dirigente: Giorgetti e Zaia in questo senso sono i preferiti dai poteri forti nazionali e non.

La Lega continua a fare paura all'establishment dentro e fuori l'Italia: è riuscita l'operazione di addomesticare i 5stelle ma sta fallendo la medesima operazione tentata nei confronti di via Bellerio. Non rimane dunque che puntare su un cambio di leadership. L'attenzione oltre che sulle prossime mosse del Capitano leghista (ci si chiede fino a che punto si spingerà con il suo oltranzismo antieuropeista) è incentrata sull'attenta analisi dei sondaggi e dei flussi elettorali. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana la Lega continua a perdere consensi, il Pd di Zingaretti si avvicina e la Meloni oltre a crescere nei sondaggi è ormai la preferita dagli ambienti repubblicani di The Donald. La scommessa è aspettare che la Lega scenda ancora un po', almeno sotto la soglia psicologica del 25% per tentare la zampata.

A via Bellerio però hanno già mangiato la foglia, c'è la percezione di essere finiti nel mirino ma non hanno la benché minima intenzione di cadere nel tranello di chi gioca a spaccare il partito: "Giorgetti e Salvini non hanno mai smesso di parlarsi. Anche a Roma si vedono e si sentono costantemente" spiegano. Altro che spaccature e divisioni. Anche nei confronti di Zaia, Salvini "non ha mai fatto mancare il suo sostegno politico" e chi li conosce bene sa perfettamente quanto il rapporto anche dal punto di vista umano sia solido tra i due. Insomma, a via Bellerio stanno già prendendo le contromisure. Chi vuole mettere zizzania è avvertito. Matteo Salvini non ha alcuna intenzione di mollare la presa. Men che meno sul Mes.

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