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Palazzi & potere
Mes, la grande spartizione: alla Germania l'Europa, alla Francia l'Italia

Al Nazareno sono sempre più diffidenti nei confronti di Conte. L'ultimo problema è arrivato sulla gestione del Recovery: infatti le informazioni sulla gestione di questi 209 miliardi, che negli intenti dei Dem dovrebbero cambiare la faccia del Paese, i vertici del Pd le hanno apprese solo dalle interviste del Presidente del Consiglio. Interviste, va detto, spesso anche smentite o precisate dopo poche ore da Palazzo Chigi. E tutta questa incertezza, rivela Italia Oggi, rende ancora più sospettosi i Dem. "Così non va proprio", spiega un deputato che segue la delicata partita. Intanto ieri il Cdm che doveva varare ufficialmente il Recovery si è bloccato all'ultimo momento perché molte delle norme previste potrebbero dare adito a profili di "incostituzionalità", dando enormi poteri agli esperti scelti da Conte. E mentre nel Pd cresce la diffidenza sulla gestione dei fondi europei, "il governo non cade sul Mes" ribadisce il premier. Peccato però che in tanti all'interno della sua stessa maggioranza non abbiano la stessa granitica certezza soprattutto off the record e nelle chat private. La partita Mes, però, è molto più ampia e riguarda direttamente le strategie politico-economiche di Francia e Germania nei confronti dell'Europa. Già, perchè dietro alla partita del Mes si nasconde un gioco ben più ampio. Perchè se da un lato la riforma servirà a proteggere le banche francesi e tedesche dalle possibili crisi finanziarie dovute all'emergenza Covid che sta colpendo duramente anche da quelle parti, dall'altro servirà a controllare e gestire politicamente quei paese che, Italia in primis, accederanno ai fondi europei per il rilancio. Questa è la vera posta in palio dietro al voto di mercoledì, rivela un informatissimo retroscena pubblicato da Italia Oggi. Anche così, spiegano fonti vicinissime al dossier, si spiega la recente visita del Ministro dell'Economia francese Le Maire in Italia nonchè l'espansionismo economico-finanziario francese nel belpaese, già ampiamente segnalato dal Copasir. Insomma, grazie alla riforma del Mes Francia e Germania "stabilizzeranno" la loro leadership nel vecchio continente e come "addendum", in cambio del riconoscimento della supremazia tedesca in Europa, la Francia avrà mano libera in Italia per rafforzare la presa sui gioielli di famiglia del belpaese. L'unico che a questo punto potrebbe scompaginare i giochi della compagine franco-tedesca sono gli Stati Uniti d'America. Con la nuova amministrazione Biden vogliono tornare protagonisti in Europa e nel mediterraneo. E per farlo avranno bisogno dell'Italia. Conte lo ha già capito (e si è premurato con un'ampia intervista al giornale considerato più vicino ai dem d'oltreoceano). Merkel e Macron sono avvertiti.

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