Palazzi & potere
Napolitano: quando la fiducia del parlamento non basta
Napolitano Presidente per sempre; quando la fiducia del parlamento non basta
SETTE anni più due. E quel biennio ha costretto Vincenzo Lippolis e Giulio M. Salerno a riscrivere il libro prima dedicato alla presidenza "normale" di Giorgio Napolitano. Ora infatti quella presidenza «può essere correttamente esaminata soltanto se considerata nella sua complessa e articolata unitarietà», a cominciare dal messaggio di apertura del secondo mandato ( La presidenza più lunga, Il Mulino, 2016).
Semmai, vi è da chiedersi se l' opera non sia ancora "aperta". Nel senso che la attività di Napolitano - come senatore a vita - potrebbe essere accorpata alla precedente, "ufficiale". Basti pensare non solo al voto favorevole ma anche alla passione militante con cui il presidente- emerito segue il difficile cammino della revisione costituzionale. «L' impulso presidenziale alle riforme», «vero trait d' union tra primo e secondo periodo» non si è infatti esaurito con le dimissioni.
Insomma scrive il costituzionalista Manzella su Repubblica, la «presidenza più lunga» che ha visto la "reinvenzione" del ruolo del capo dello Stato, comprende ora una interpretazione dinamica del «tempo dell' emerito». Come missione parlamentare di controllo sull' attuazione degli indirizzi e delle premesse stabiliti negli anni di presidenza. Napolitano cambia, dunque, il "vissuto" del dopo- presidenza, come aveva mutato il "vissuto" presidenziale: utilizzando «tutti i poteri, anche impliciti, che il modello costituzionale offre».
Si è intestato, così, un vero e proprio indirizzo politico costituzionale. Non "normativo", ma certamente "interpretativo". Dopo Napolitano, il segno istituzionale della presidenza della Repubblica è cambiato. Nel rapporto con i governi. La "costante" è stata quella di evitare elezioni anticipate come «una delle più clamorose patologie italiane». Evitarle: perché il governo, nei tempi nuovi, deve avere la fiducia non solo del Parlamento ma anche delle «istituzioni europee e dei mercati »