Palazzi & potere
PRIMA PAGINA
Tutto quello che c'è da sapere dai giornali di oggi
Il Fondo Monetario taglia le stime di crescita dell’Italia
Padoan difende la crescita all’1%: «E’ realizzabile»
La preghiera silenziosa del Papa ad Amatrice
La perizia su Cucchi: «Non morì per lesioni»
Nuovo scandalo per Yahoo: «Milioni di email passate agli 007 americani»
Economia
Anche il Fondo monetario internazionale, dopo la Banca d’Italia, non ritiene realizzabile una crescita del pil italiano all’1% nell’anno in corso: l’aumento è stato rivisto allo 0,8% per il 2015 e allo 0,9% per il prossimo anno (in entrambi i casi in riduzione dello 0,1%). La performance italiana, nota Alessandro Merli sul Sole 24 Ore, “è lontana dalle previsioni per l’area euro dove la crescita è data all’1,7% per quest’anno e all’1,5% per il 2017”.
Continua la polemica sulle stime contenute nell’aggiornamento al Documento di economia e finanza, in cui si prevede una crescita del pil dell’1% nel 2016. Valentina Conte su Repubblica: “Renzi e Padoan difendono il Def, ma la minoranza Pd chiede uno stop. Il premier: «La solita solfa». Ma il ministro dovrà tornare in Parlamento. Bersani: imbarazzante”.
Carlo Cottarelli, tra i direttori esecutivi del board del Fmi ed ex commissario alla spending review, intervistato da Corriere della Sera e La Stampa. A quest’ultima dice: «Un più 0,9% è a portata di mano. Ma che accade se la Bce cambia politica? Per ripartire l’Italia deve proseguire con le riforme. Credo però ci sia un problema più generale di trasmissione degli impulsi delle banche centrali all’economia reale».
Intanto, come riporta Giuditta Marvelli sul Corriere della Sera, il Tesoro ha collocato sul mercato 5 miliardi di titoli di Stato a 50 anni, con un rendimento al 2,85%. “Un successo: Francia e Spagna, i Paesi che hanno emesso per primi titoli a cinquant’anni, ne hanno piazzati 3 miliardi a testa”.
Politica e dintorni
Sul Corsera intervista di Monica Guerzoni a Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato: «Era meglio tornare al Mattarellum. L’intesa sulla legge elettorale va cercata prima delle urne. Il ballottaggio? E’ caro alla sinistra».
Marco Conti sul Messaggero: “Italicum, consultazioni dem: FI, Lega e M5S non ci stanno”. Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini ha annunciato che in occasione della prossima direzione del partito verrà costituita una sorta di delegazione per andare a discutere con le altre forze politiche della legge elettorale. Le opposizioni, però, vogliono rinviare il confronto a dopo il referendum.
Il Financial Times si smarca dal fronte del “Sì” al referendum italiano con un editoriale di Tony Barber. Stefano Feltri sul Fatto Quotidiano: “Il Financial Times rompe il fronte finanziario del Sì: «Le riforme di Renzi sono un ponte costituzionali verso il nulla. Nelle capitali Ue c’è la sensazione che Renzi vada sostenuto, ma una sconfitta non destabilizzerebbe l’Italia»”.
Prosegue l’inchiesta dei giornali sul passato dell’assessore all’ambiente di Roma Paola Muraro. Carlo Bonini su Repubblica: “La figlia di un ex Nar e sua zia, quei legami mai interrotti tra l’assessore e la destra. Nello staff della Muraro in Campidoglio lavora un’ex militante nera. Sua nipote, figlia di Pasquale Belsito, era in Ama con l’allora consulente finita sotto inchiesta”.
Sulle stesse pagine Annalisa Cuzzocrea e Giovanna Vitale: “Scontro su Muraro, Raggi la difende e salta l’incontro con Beppe Grillo. Il leader impone la tregua al direttorio ed elogia i netturbini: hanno pulito Roma”.
Su La Stampa intervista di Federico Capurso al neoassessore al bilancio Andrea Mazzillo: «Non c’era nessuno per fare l’assessore al Bilancio a Roma. Ci siamo resi conto che scegliere una persona esterna era diventata questione troppo delicata. Confermo, sono commercialista e docente anche se non sono iscritto all’Albo».
Alessandra Arachi sul Corsera: “Da Toni Negri a Previti, via a sei condannati il vitalizio della Camera”. L’Ufficio di presidenza della Camera ha revocato il vitalizio alle persone condannate con sentenza passata in giudicato a pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la reclusione fino a un massimo di sei anni.
Esteri
Beda Romano sul Sole 24 Ore: “L’Europa ratifica l’accordo sul clima. Via libera dell’Europarlamento all’intesa internazionale di Parigi per ridurre il riscaldamento globale”. Per entrare in vigore, l’accordo deve essere ratificato da 55 Paesi, pari ad almeno il 55% delle emissioni nocive: con il benestare europeo il quorum è ampiamente superato.
Sale la tensione tra Stati Uniti e Russia dopo la rottura dei negoziati sulla tregua in Siria. Anna Zafesova su La Stampa: “Mosca sfida Washington, missili in difesa di Assad. Ultimatum di Putin: via sanzioni e truppe dai Paesi ex sovietici. E rompe un altro accordo per il disarmo con gli Stati Uniti”.
Sulle pagine del giornale diretto da Maurizio Molinari, intervista di Paolo Mastrolilli al segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon: «Italia pietra angolare per la pace. Ora serve una forza comune per fermare il traffico di uomini. La mia più grande delusione in 10 anni alla guida dell’Onu è l’egoismo di troppi leader politici».
Nuova bufera su Yahoo, dopo il caso del mezzo miliardo di account violati dagli hacker. Secondo la Reuters, il gigante del web avrebbe messo a disposizione dell’intelligence americana (Fbi e Nsa) milioni di email dei propri clienti. Ne parla, fra gli altri, Carlo Baroni sul Corriere della Sera.
Sul giornale diretto da Luciano Fontana, Danilo Taino si chiede ironicamente: “Ma la Germania Est fa parte dell’Europa?”. Il reportage dell’inviato: “A Dresda e nella regione orientale dilagano nazionalismo e xenofobia: complici il calo demografico e la mancata rielaborazione del passato”.
Tommaso Montesano su Libero: “E’ già record di immigrati, l’invasione disorganizzata. Da inizio anno sono arrivati oltre 144 mila stranieri, presto supereremo i numeri del 2015. E quelli ospitati nei centri sono quasi 160 mila (tre anni fa erano 22 mila)”.
Il Papa ad Amatrice
Visita di Papa Francesco ieri nelle zone colpite dal terremoto dello scorso agosto. Paolo Rodari e Corrado Zunino su Repubblica: “La carezza del Papa, a sorpresa nei paesi del terremoto: «I tempi cambieranno, sono con voi». A scuola, nelle tendopoli, poi dentro la zona rossa: «Ho aspettato a venire qui per non dare fastidio».
Giustizia
A sette anni dalla morte di Stefano Cucchi, una nuova perizia riapre il mistero. Per gli esperti nominati dal gip la sua morte non sarebbe stata causata dalle lesioni subite nel pestaggio in caserma ma da un attacco improvviso di epilessia. Ne parla, fra i tanti, Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera.
La sorella Ilaria Cucchi si mostra comunque soddisfatta in un’intervista a Repubblica: «Finalmente si ammette che fu vittima di pestaggio. Per la prima volta si riconosce che le due fratture alla colonna vertebrale prima non c’erano. Ora andremo a processo per omicidio”.
Informazione
Via libera definitivo della Camera alla nuova legge sull’editoria. La nuova legge garantirà aiuti per almeno 300 milioni di euro l’anno, ma più mirati e trasparenti. Vietati gli aiuti pubblici a giornali di partito e società quotate. Aldo Fontanarosa su Repubblica.