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Palazzi & potere

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Tutto quello che c'è da sapere dai giornali di oggi
 

Referendum. Strappo tra la sinistra Pd e Renzi in diretta streaming alla direzione democratica

Pensioni, bonus alle imprese per finanziare l’anticipo Ape

17 nuovi cardinali nominati da Papa Francesco

Haiti flagellata, ma già se ne parla poco

Petrolio ai massimi dell’anno. Effetto positivo sulle Borse

In Germania i profughi catturano e consegnano un terrorista. Merkel ringrazia

Politica

Sul Foglio, tra gli altri, i commenti allo scontro tra Renzi e la sinistra Pd: «il segretario apre alla modifica della legge elettorale ma lo scontro con la sinistra rimane forte. La battaglia non è sui dettagli ma sull’identità ‘tradita’ del Pd».

Sebastiano Messina su Repubblica racconta «il gioco del cerino» tra le parti, ma anche il crescere del malcontento tra i militanti.

Ma Giovanna Casadio nelle stesse pagine mostra l’apparente durezza della minoranza. Su Repubblica si mette in luce come le posizioni siano distanti: l’offerta di una commissione di lavoro aperta alla minoranza per la nuova legge elettorale è giudicata insufficiente da Bersani, Speranza, Cuperlo e gli altri.

Dell’argomento scrivono a vario titolo anche Massimo Franco, Paola Di Caro, Marco Galluzzo e Fabrizio Roncone sul Corsera.

Il Fatto Quotidiano se la prende con gli esiti del rinnovo delle ex province. Essendo una elezione di secondo grado contano ancora i partiti. «E – come osserva il quotidiano di Travaglio – il sistema resterà con l’approvazione del Ddl Boschi». Ne scrive De Carolis.

Sul Giornale non può passare inosservato il pezzo a firma Francesco Cramer che riferisce della fiducia di Berlusconi in Parisi anche come testimonial del No al referendum. C’è ancora incertezza sul futuro di Mr. Chili ma questa apertura vistata dal direttore Sallusti ha molto significato.

Economia

Legge di bilancio sabato al consiglio dei ministri. Il premier annuncia misure per l’accesso al credito da parte delle pmi. Sulle pensioni in arrivo una detrazione fiscale per agevolare il turn over. Ne scrive bene il Sole.

L’Europa avverte l’Italia sulle stime per la crescita: «Non giochiamo con le regole». Moscovici piazza i paletti all’Eurogruppo. Così Ivo Caizzi sul Corsera. Era tutto così prevedibile…  i rilievi di Bankitalia sono stati scambiati per burlette? L’elefante in cristalleria è come coniugare bassa crescita, rapporto deficit Pil e indebitamento crescente.

La Verità – con articolo a firma Francesco Bonazzi – racconta in prima pagina che «Bankitalia sapeva di Pop Vicenza ma poi Zonin le comprò la sede». Sette verifiche in dieci anni avevano messo in luce i problemi senza però conseguenze. È dovuta intervenire la Bce.

Intanto il Giornale riprende lo scontro Londra Berlino sulle banche e l’attacco di ieri del Financial Times: la Deutsche Bank avrebbe superato gli stress test solo grazie alla manica larga dei controllori della Bce. Che fine ha fatto la superiorità etica tedesca?

Esteri

Giuliano Ferrara sul Foglio non ha dubbi (e noi con lui). Trump – nel suo essere indiscutibilmente inadeguato per forma e sostanza alla presidenza – è comunque capace di cogliere sentimenti ed esigenze di una parte larghissima del popolo americano. Non può comunque non essere denunciato l’imbarbarimento di un dibattito e di uno scontro politico fatto in buona parte di menzogne fatte circolare in Rete.

Sul Corsera, Danilo Taino: «Missili russi sull’Europa. Merkel: Putin va punito».

Chiesa

Papa Francesco nomina 17 nuovi cardinali di cui tredici elettori. Ne scrive tra gli altri Avvenire, in un pezzo a firma Gianni Cardinale. Mai firma fu più adatta… comunque il fatto rilevante è il persistente ostacolo alla promozione del Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.

Nelle stesse pagine il commento di Stefania Falasca. Sicuramente con queste scelte Papa Francesco ha favorito l’accentuazione della universalità della Chiesa, nominando per lo più non europei.

Cultura

Come non ricordarlo? Eppure, soprattutto la cosiddetta stampa conservatrice poteva fare di meglio. Di molto meglio. È morto Andrej Wajda, maestro del cinema polacco, testimone delle tragedie del Novecento, capace di raccontare nazismo, comunismo (e non solo «Stalin» come titola oggi il Corsera) e Solidarnosc. Ne scrive bene Maurizio Porro che, appunto, riesce tuttavia nell’impresa di scrivere l’apertura della pagina degli Spettacoli senza mai scrivere una volta la parola «comunista». Perché? È Storia.

Nelle stesse pagine, l’anticipazione di inediti di Oriana Fallaci in un libro «autoritratto».

Società

Su Repubblica, Matteo Bussola si occupa delle degenerazioni delle chat di WhatsApp dei genitori. Mettono in crisi educazione, docenti e gli stessi genitori.

Cronaca

Corona ci ricasca e ora tutto per lui sarà più difficile. Torna in carcere: nella casa di Milano aveva 1,7 milioni nel controsoffitto e per il pm è un «delinquente abituale». Caccia ad altri fondi nascosti in Austria. Ne scrivono un po’ tutti ma il pezzo più documentato è del Corriere con Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella.

Informazione

A Repubblica – scrive il Foglio – hanno scoperto il circuito mediatico giudiziario che «condiziona la vita del Paese». Lo aveva scritto nei giorni scorsi Gianluca Di Feo, vicedirettore del quotidiano attualmente diretto da Mario Calabresi.

Il Tempo cambia grafica e viene rilanciato. Il direttore Gian Marco Chiocci vince la sua battaglia.


 

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