Quirinale: o fate la riforma elettorale o vi faccio votare a Maggio 2018...

Non c' è dubbio che, all' origine dell' improvvisa accelerazione sul «Rosatellum», ci sia proprio il Capo dello Stato. Il quale ha messo le forze politiche nella condizione di doverci perlomeno riprovare, scrive la Stampa. Dire che Renzi, Berlusconi e tutti gli altri protagonisti si sono trovati spalle al muro sarebbe eccessivo. Tuttavia fonti parlamentari altissime confermano il tam-tam delle segreterie politiche: nelle dovute forme Mattarella ha fatto sapere che sciogliere le Camere, e dare agli italiani la possibilità di esprimersi a regolare scadenza, sarebbe impossibile senza prima aver messo rimedio a certi clamorosi svarioni della normativa attuale.

In caso contrario la prossima legislatura nascerebbe già soffocata da contestazioni e ricorsi. Alla politica la scelta del come intervenire: con una legge o, quale «extrema ratio», via decreto. È circolata pure una data, metà novembre, come termine ultimo per presentare il provvedimento, dopodiché salterebbero i tempi per votare a marzo. Si slitterebbe ad aprile, forse addirittura in maggio. Ed ecco, miracolo, la macchina della riforma elettorale s' è risvegliata.