Palazzi & potere
Renzi è debole e rinuncia al congresso anticipato
Confermate le indiscrezioni della scorsa settimana di Affaritaliani. Ma si vendicherà comunque della minoranza interna e continua a dare la colpa agli altri (italiani compresi) della sconfitta elettorale: Renzi ha straperso e ora straparla...
Ieri all' Ergife Renzi ha dimostrato quello che voleva dimostrare: è lui, ancora una volta, ad avere in mano le redini del Pd. «La maggioranza del partito sta con me», dice l' ex premier, scrive il corriere della sera. «C' è una sola leadership e per dimostrare la centralità del Pd sulla legge elettorale facciamo una nostra proposta», afferma il segretario.
E la fa anche perché sa che «sul Mattarellum persino la minoranza ha difficoltà a dire di no». Ma non sono i bersaniani i primi interlocutori di Renzi. Il segretario si rivolge all' elettorato: «Io penso che occorra andare a votare il più presto possibile, aprile, massimo l' 11 giugno (ma è veramente una data limite perché l' obiettivo vero è aprile) visto che la gente con il referendum ci ha chiesto di votare presto».
Se non altro, continua il corsera, per un banale motivo: avendo rinunciato al congresso, adesso sarà lui il dominus incontrastato che farà le liste per le prossime politiche, con buona pace dei bersaniani. E nel frattempo il leader medita anche su due viaggi all' estero: «A caccia di idee per il Pd».
