Rottamatore de che? Il governo promuove i giudici ritardatari… - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Rottamatore de che? Il governo promuove i giudici ritardatari…

Tra i dieci nomi indicati dal governo come giudici del Consiglio di Stato, massimo organo della giustizia amministrativa, ce n' è uno che crea parecchi imbarazzi. Si tratta di Giuseppe Mineo, attualmente giudice del Consiglio di giustizia amministrativa siciliana, sanzionato per aver depositato in ritardo le sentenze. E nonostante ciò promosso a Roma dallo stesso premier che da mesi invita i giudici a essere più rapidi ed efficienti.
A differenza degli altri nomi indicati dal governo (ex magistrati e politici, militari, alti burocrati), quello di Mineo ha destato subito curiosità per la sua estraneità all' ambiente romano. Che in Sicilia vuol dire soprattutto Davide Faraone, renzianissimo sottosegretario e in pole position per le prossime elezioni regionali, e Anna Finocchiaro, che non nasce renziana ma fiancheggiando in Senato Maria Elena Boschi sulle riforme costituzionali ha guadagnato parecchi punti. In questo territorio Mineo potrebbe aver trovato gli sponsor giusti per il secondo grande salto. Questa volta a Roma.
Ma l' imprimatur di Palazzo Chigi, scrive la stampa, deve fare i conti con il parere che la legge affida al Consiglio di presidenza dei magistrati amministrativi, l' organo di autogoverno equivalente al Csm di quelli ordinari. Il Consiglio ha acquisito il curriculum di Mineo. All' anomalia della doppia nomina politica (prima da Lombardo, poi da Renzi), si aggiunge un intoppo disciplinare. Mineo, come giudice amministrativo in Sicilia, è stato sanzionato per aver depositato in ritardo (anche di un anno) alcune sentenze. Come mai il governo vuole «promuoverlo»? I giudici se lo chiedono e prendono tempo. Ma devono esprimersi.
Se danno parere positivo creano un precedente imbarazzante, proprio mentre si rafforzano gli scrutini di professionalità sulle toghe. Se lo danno negativo creano un conflitto con il governo. In tal caso, essendo il parere non vincolante, il governo potrebbe ignorarlo, insistendo con la nomina. Ma compirebbe una forzatura istituzionale, tanto più in una fase in cui i rapporti con il Consiglio di Stato sono migliorati. E poi: come potrebbe Renzi giustificare la nomina di un giudice ritardatario, proprio lui che sprona i giudici a essere più rapidi e produttivi?