Toh, chi si rivede: Geronzi! - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Toh, chi si rivede: Geronzi!

Toh, chi si rivede: geronzi! come avevamo scritto nei giorni scorsi il grande banchiere è ancora ascoltatissimo nelle stanze del potere (leggasi palazzo chigi). E, prontamente, il renzianissimo foglio va ad ascoltarlo...

"L' unico problema del Corriere della Sera è che appartiene alla Rcs. Il Corriere va salvato dalla Rizzoli, va spacchettato, va portato fuori", dice il grande finanziere, lui che a patto di non essere citato per nome e cognome, accetta di parlare del giornale di Via Solferino, del grande gioco dell' editoria in crisi, di tutto questo universo in contrazione, intristito e piagnucoloso, eppure ancora così tremendamente essenziale, un cosmo nel quale in tanti desiderano e sospirano anche soltanto uno spicchio di potere, o quantomeno di visibilità, e che infatti ancora adesso, malgrado tutto, accende le ambizioni, accelera il metabolismo degli attori sul piccolo proscenio dell' economia italiana. E anche Cesare Geronzi, il vecchio banchiere di sistema, interpellato, dice che "il Corriere e la Gazzetta funzionano e vanno salvati da Rcs, ma prima qualcuno deve prendere il controllo, e per prenderlo è ormai chiaro che ci vuole una scalata, tra l' altro non troppo onerosa visto il valore del titolo in Borsa". Solo con la brutalità temeraria di un' Opa, solo con il gioco di Borsa, la carambola degli equilibri di potere perde i vapori dell' alchimia, le cautele da farmacista, l' atmosfera da complotto di loggia, o di salotto buono, per farsi impulso personale, decisione rapida, sferza sul placido manto di un mondo immobile. E per le banche, creditrici di 478 milioni di euro, sarebbe un mezzo miracolo, come sa bene Gaetano Miccichè, da ieri amministratore di Imi, la banca d' affari d' Intesa, l' uomo delegato a sbrogliare il pasticcio Rcs.