Palazzi & potere
Ue, l'Europa bastona anche Renzi e Gentiloni: finalmente!

Ue, la Commissione: nel 2016 e 2017 non avremmo dovuto concedere flessibilità all'Italia per ragioni politiche. Anche Gentiloni fuori dai parametri
La Commissione europea fa mea culpa sulla flessibilità concessa negli ultimi anni ad alcuni Stati per ragioni politiche. Riconosce di averne «abusato, talvolta in modo inappropriato, per esempio quando si è trattato di stabilizzare una situazione politica». Il collegio dei commissari è giunto a questa conclusione nella seduta del 10 ottobre scorso, nella quale c' è stata una discussione sul Patto di Stabilità e sugli errori commessi nella sua applicazione, scrive la Stampa. È opinione diffusa a Bruxelles e in altre capitali che i governi guidati da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni abbiano ricevuto un trattamento particolare. Nell' autunno del 2016 la Commissione decise di non calcare troppo la mano con Roma per non danneggiare l' esecutivo alla vigilia del referendum costituzionale. L' anno successivo, la resa dei conti è stata nuovamente rinviata perché alle porte c' erano le Politiche.
E c'è un particolare che non andrebbe ignorato: Bruxelles contesterà all'Italia di aver violato la regola del debito nel 2017. Quando al ministero del Tesoro c' era Pier Carlo Padoan. Il 23 maggio di quest' anno, infatti, la Commissione ha pubblicato il rapporto sul nostro debito. Nel quale scrive: «L' Italia non ha rispettato il parametro per la riduzione del debito né nel 2016 (scostamento del 5,9% del Pil) né nel 2017 (scostamento del 5,1% del Pil)». E allora perché non ha deciso di aprire subito una procedura a maggio? Perché ha riconosciuto alcuni «fattori significativi», tra i quali la «sostanziale conformità con il percorso di aggiustamento verso l' obiettivo a medio termine, una volta considerata la tolleranza concessa per gli eventi inconsueti». Tradotto: l' Italia - anche grazie alla flessibilità per migranti e terremoto - ha rispettato le richieste annuali di correzione e ha così evitato la procedura. Oggi, con l'intenzione annunciata dall' attuale governo di non considerare i vincoli Ue, cadono queste attenuanti. Ragion per cui la Commissione riscriverà il rapporto pubblicato a maggio e constaterà la violazione della regola del debito nel 2017. Spianando la strada alla procedura.