Palazzi & potere
Voto all'estero, possiamo fidarci?
Boschi si autocelebra in un tour mondiale per il Sì fra gli italiani all' estero. Fin qui si può forse capire, anche se è bassa cucina propagandistica. Non si capisce e non si perdona, invece, il supporto logistico e la presenza ufficiale di un' ambasciata, scrive il Manifesto. I pubblici impiegati - inclusi quelli di altissimo rango come gli ambasciatori- sono al servizio esclusivo della Nazione (art. 98.1 Cost.). Non del governo odi singoli ministri. Mezzo paese vuole il No, unitamente a un ampio arco di forze politiche parlamentari. Dovremmo forse cambiare cittadinanza e passaporto? E come potremo domani fidarci che il voto sia libero e uguale, non inquinato come le scorse esperienze di voto all' estero ci fanno temere?
Prepariamole carte bollate?