Politica
Pd, il renziano Anzaldi allontana le urne. "Non c'è legge, fanno solo melina"
L'analisi di Michele Anzaldi dopo le primarie del Pd
Ora è il momento delle analisi sulle primerie e sul Pd. Michele Anzaldi, deputato Pd e capo della comunicazione della mozione Renzi-Martina, è stato intervistato da Giovanni Minoli stamattina su Radio24. Si parla dei risultati delle primarie Pd e delle prospettive future, tra cui la nuova legge elettorale. Ecco un estratto dell'intervista.
Lei è stato lo stratega della comunicazione, il Re Mida di Renzi...
"Non esageriamo. Sono stato una sorta di cerimoniere. Ho provato a mettere ordine in una tavola ricchissima dove però non c'era un orario per mangiare, non c'erano le posate..."
Renzi è stato meno cattivo e arrogante, più inclusivo. Mettere ordine ha significato anche quello?
"E' stato il lavoro di una squadra che ha deciso di cambiare passo. Ce l'hanno detto gli italiani il 4 dicembre. La ricetta funzionava: bastava darsi degli orari, cercare di mangiare alcune cose rispetto ad altre, appunto..."
L'uomo solo al comando è morto per sempre?
"Non c'è mai stato. Il problema è che non lo sapeva comunicare, che è ancora peggio forse".
Su cosa ha lavorato oltre a mettere ordine e farlo mangiare bene?
"Bisognava cambiare ritmo. Renzi faceva, e fa, troppe cose al giorno, senza comunicarle. Se si fanno sei cose e sono tutte da conferenza stampa, 5 va a finire che le devi lasciare da parte"
Quindi il passaggio dall'io al noi c'era già, ma bisogna parlarne ora.
Bisogna parlarne e farlo comprendere per il bene del Paese. Qual è la cosa migliore da comunicare in quella giornata per far capire alle persone che devono seguirci..."
(...)
Resta il fatto che il 4 dicembre Renzi sembrava confuso.
"E' tornato al Renzi iniziale, quello che si candida alla provincia di Firenze e a sindaco di Firenze".
Più umiltà?
"Umiltà è tornare per le strade e le piazze, andare a trovare i preti coraggiosi di Scampia".
Girando l'Italia ha dato idea di aver scoperto cose che sarebbe stato utile scoprire mentre era al governo?
"Senz'altro. Entrare nei palazzi e non cambiare è difficile, perché perdi la misura con la realtà. Non sai più quanto costano il latte o l'autobus"
(...)
Quindi dallo storytelling del sogno allo storytelling della realtà e della verità.
"Sì, ma Renzi non può farlo da solo. H bisogno dei media. L'immagine più bella della campagna è il regalo ricevuto da uno dei pochi sopravvissuti alla strage di Marcinelle, una lanterna".
Ma il politico deve dire la verità o illudere sempre?
"Renzi ha funzionato perchè diceva la verità, era il rottamatore. Deve tornare a quello, in un mondo in cui si dicono bugie e fake news. E' quella la forza".
Ma questa breve traversata del deserto che cosa ha insegnato a Renzi?
"Breve ma intensa. Ci ha segnato tutti. Siamo rimasti senza segretario in un momento difficile del paese".
Quindi riuscirà a passare dall'io al noi?
"Lo ha già fatto".
Martina sempre in secondo piano nelle inquadrature, però.
"E' difficile perché è molto alto. Ma se guarda le trasmissioni, ad esempio su RaiTre Renzi non è mai presente. Sono scelte che fanno parte del noi".
(...)
Trova interessante l'apertura dei grillini?
"Dei grillini lo dice lei. Se avessero fatto un comunicato stampa dicendo che l'idea di Di Maio rappresenta quella di tutto il M5S ne discuteremmo".
Ma Di Maio mi pare sia portavoce autorevole...
"Non lo so".
E come possiamo fare a saperlo?
"C'è una cosa, appunto, che si chiama comunicato stampa".
Ma c'è la maggioranza per una nuova legge elettorale secondo lei?
"L'ultima volta in prima commissione al Senato non c'è stata".
Questa nuova maggioranza la legge elettorale la vuol fare o no?
"Come dice Renzi fanno melina. Dicono di sì ma poi per tanti motivi non la fanno".
Le elezioni anticipate a quanto le dà?
"Per ora non le do. Non c'è la legge elettorale".
Ma se non ci sarà mai in qualche modo si vota.
"Mai... c'è ancora tanta strada. Quando ci sarà la legge e ci saranno i sondaggi e il bene del paese... Quando sarà il momento migliore lo deciderà il presidente della repubblica".
Però Renzi spinge per andare in Europa a trattare con un governo forte come saranno gli altri governi europei, appena usciti dalle elezioni.
"Sì, certo"
E' uno dei motivi dell'insistenza?
"No, perché questo governo con un Pd compatto è sufficiente. Si ricordi che il presidente del consiglio è l'ex ministro degli esteri".
Renzi vedrà Obama a Roma. Ma ha chiesto di incontrare Trump in Sicilia per il G7?
"Sì, lo ha chiesto, anche per un incontro negli Usa".
Ma Trump ha detto no o non ha risposto?
"Non so".
In Puglia ha vinto Emiliano. Contate su di lui per conquistare il sud?
"In Puglia ha vinto il Pd pugliese. (...) Quei voti non sono di Emiliano".
Renzi ha più volte annunciato/promesso un libro anche sul famoso "stai sereno".
"L'ho supplicato io di non farlo uscire 15 giorni fa per dedicarsi alle primarie. Ma è in arrivo. E' pronto".
Sarà sorprendente?
"Sarà interessante come può essere stata la vita di un premier così giovane e così pieno di vitalità, che è stata il suo peggiore danno"