Pd, Orlando si allea con Renzi. "Conte adesso deve condividere le scelte"
Il Pd si allea con Italia Viva. Da Andrea Orlando, numero due del partito democratico arriva un chiaro segnale a Giuseppe Conte. Il vice di Zingaretti al Nazareno, rammenta al premier che come “dice la Costituzione, la responsabilità di coordinamento è in capo al presidente del Consiglio” e che “in una fase così delicata in Cdm non possono arrivare norme su cui non è maturato il necessario consenso”. Quindi Orlando consiglia: “Gli strappi bisogna prevenirli, ricucire è più difficile. Sarebbe ipocrita negare - spiega Orlando a Repubblica - che ci sono dei problemi. A questo punto tutti insieme dobbiamo decidere se vogliamo risolverli, o continuare a usarli per una competizione interna alla coalizione. Sapendo però che se si sceglie questa strada ci si mette su un piano inclinato: non solo e non tanto per la tenuta del governo, ma per la reputazione che faticosamente il nostro Paese ha riconquistato a livello europeo e internazionale”.
Naturalmente il presupposto è anche che ci sia collaborazione da parte di tutti. Il che non mi è apparso sempre vero” anche perché c’è stato un “certo doping comunicativo, un certo grado di accentramento” che “rischiano di diventare ostacoli più che strumenti”. Dunque? Secondo il vice dem “l’impressione è che questo sia il frutto di un ingolfamento: Conte prova a concentrare su di sé il vaglio di molto, forse di troppo”. Pertanto, afferma Orlando, “ritengo necessario individuare intorno a Conte figure di più stretto raccordo con la maggioranza: non mi riferisco a ministri, ma a ruoli di staff”. Quindi “a una situazione straordinaria come quella che si è determinata deve corrispondere un’organizzazione nuova. Altrimenti la fragilità della macchina rischia di non reggere all’ondata di piena”.
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