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Politica
Più con Conte che col Centrodestra. Parlamento, è caccia ai responsabili
(fonte Lapresse)

Responsabili di qua o di là? Responsabili, cioè, a sostegno di Giuseppe Conte o di un esecutivo a trazione centrodestra? Nella crisi-non crisi più sui generis che possa esserci e che tiene in ostaggio la politica italiana, la chiamata alla responsabilità, che negli anni si è sempre tinta di trasformismo, rimane un evergreen. Solo che è difficile capire in che direzione si stiano orientando i nuovi “costruttori”. Se per puntellare l’attuale governo, nella versione del classico chiodo schiaccia-chiodo e, quindi, per sostituire o disarmare i renziani, oppure per consentire al centrodestra di avere i numeri in Parlamento. A rendere ancora più complicato il quadro, oggi, ci si mette anche Beppe Grillo. Il garante M5s, condividendo sulla sua pagina Facebook una lettera aperta del deputato Cinque stelle Giorgio Trizzino, in cui si invita a un patto tra tutti i partiti, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, infatti, ha subito prestato il fianco a diverse interpretazioni, sebbene a stretto giro, con un post scriptum il comico genovese avesse precisato: "E' sottinteso che il governo è di Conte''. Ma tant’è, un esponente azzurro di lungo corso come il deputato Osvaldo Napoli ha immediatamente letto il post di Grillo come un “benservito a Conte”.

Comunque, tornando ai “costruttori”, la bilancia sembra pendere per lo più nella metà campo giallorossa. Oltre all’attivismo, come scrive il Corriere della sera, dell’ex azzurro Raffaelle Fantetti, fondatore dell’associazione Italia23, che pare aspiri a diventare una lista di sostegno a Conte, e tralasciando la voce, seppure smentita da Palazzo Chigi, secondo cui l’avvocato di Volturara Appula avrebbe registrato il simbolo di un suo partito col nome “Insieme”, a supporto dell’attuale esecutivo, infatti, nelle ultime ore si è palesato anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella. Con un obiettivo preciso: lavorare per tenere insieme i responsabili, con un’iniziativa politica centrista, ma che guarda al centrosinistra. Un progetto sul quale, tra l’altro, si starebbe già lavorando. Non a caso il senatore ex M5s e ora nel Misto Gregorio De Falco ha detto ai microfoni di “Un Giorno da pecora” di essere stato contattato dalla moglie di Mastella: “Mi ha cercato, chiedendomi di far parte di un gruppo di responsabili per sostenere Conte”. Non solo, ma sempre a detta di De Falco, i responsabili sarebbero "una dozzina, un po' dappertutto, anche in Forza Italia".

In effetti, pure dalle fila dell’opposizione potrebbe arrivare un soccorso al premier. Un autorevole esponente di centrodestra, dietro garanzia di anonimato, fa questa analisi con il nostro giornale: “Punto numero uno: la nostra compagine attuale non è ancora pronta per governare. Punto numero due: non è più tempo di pensare a innesti di singoli parlamentari in ordine sparso. Ergo, se nasce una componente politica nuova significa che avrà alle spalle pure un progetto politico. E se accade è per dare sostegno al governo attuale. Fine”. E i tempi? “Dal momento in cui si apre la crisi ci sarebbe comunque un mese…”.

Rimanendo nel campo della minoranza, però, diverse fonti incrociate da Affaritaliani avvertono: “La nostra coalizione, già maggioranza nel Paese, non sta ferma a guardare. Qualora si aprisse la crisi e delle consultazioni non ci faremmo trovare di certo impreparati”. Che cosa significa? Che la caccia ai responsabili è aperta anche da parte delle opposizioni? Intanto, come conferma ad Affari un altro insider di quest’area politica, “ci sono trattative in corso soprattutto con eletti del Movimento Cinque stelle”. Non sono esclusi, per esempio, tra Camera e Senato, come raccontano a Palazzo, “alcuni ingressi in casa Lega sia di esponenti M5s che del Gruppo Misto”.

Di gruppi veri e propri, composti da parlamentari responsabili, a supporto del centrodestra, tuttavia, non c’è traccia al momento. Così come è da escludere “categoricamente”, per usare le parole di un parlamentare lombardo di Fratelli d’Italia, l’ipotesi di una maggioranza di centrodestra allargata a Italia viva: “E’ fuori discussione”, ha tagliato corto. Insomma, la strada è oggettivamente in salita. Anche se il leader della Lega Matteo Salvini, a mo’ di mantra o perché realmente convinto, ha detto chiaramente che “un'alternativa ci deve essere”, aggiungendo: “Penso sia nostro dovere offrirla agli italiani”. Per poi spiegare: "Noi siamo pronti, ma non ai minestroni”. Ma chi dovrebbe guidare un esecutivo a trazione centrodestra? Al riguardo, una fonte parlamentare della Lega, interpellata dal nostro giornale, dice che per ora “l’unico nome in campo rimane quello di Mario Draghi”. Una cosa, invece, appare certa e cioè l’intenzione della componete che fa capo a Giovanni Toti, di non “cambiare” rotta. Il governatore della Liguria, infatti, a domanda di Affari se “Cambiamo” sarà responsabile, ha risposto con un secco “No”.

Altro discorso, invece, va fatto per Forza Italia perché il partito azzurro è tutt’altro che compatto. “Ne è prova - spiffera un insider di centrodestra - la contesa del ruolo di capogruppo alla Camera tra il parlamentare Giorgio Mulè e l’attuale presidente dei deputati di FI Mariastella Gelmini, ultimamente più dialogante, insieme a Renato Brunetta e Renata Polverini, con l’attuale governo”. Chi avrà la meglio? “Tutto dipende da come si orienterà Forza Italia. Se prevarrà una linea di sostegno a Conte, allora, Gelmini rimarrà salda in sella. Mi pare evidente…”.

 

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