Politica
Quando Renzi si affacciava da Palazzo Chigi sfidando il protocollo

Scalpore per Luigi Di Maio e i ministri grillini affacciati su Piazza Colonna. Ma in passato fu criticato anche l'ex premier Pd
La foto e il video di Luigi Di Maio e dei ministri grillini che esultano per il def affacciati dal balcone di Palazzo Chigi salutando la folla di parlamentari del m5s raccolti in Piazza Colonna hanno fatto il giro dei telegiornali, dei social network e hanno campeggiato sulle prime pagine di tutti i giornali italiani e internazionali.
Com'era ovvio, si sono sprecati i paragoni con il Duce e le sue apparizioni sul balcone di Piazza Venezia, e qualcuno ha perfino commentato che, fin dalla nascita della Repubblica Italiana, nessun Presidente del Consiglio aveva mai messo il naso fuori delle finestre di Palazzo Chigi.
In realtà, non è così perché - seppur non sia mai uscito sul balcone - durante i suoi mille giorni da primo ministro, Matteo Renzi ha fatto capolino più volte dalle finestre della sede dell'Esecutivo, affacciata su Piazza Colonna.
Il 18 aprile 2014, per esempio, prima di varare il decreto sulle tasse, si affacciò due volte da una finestra di Palazzo Chigi per salutare fotografi e curiosi. Un evento che destò un certo sconcerto (e i soliti parallelismi con il fascismo e con Benito Mussolini, tanto che di lì in poi Renzi fu definito il "ducetto di Rignano"), e che egli liquidò dichiarando di essere stato fotografato durante "l'ora d'aria" dopo giorni di clausura nel palazzo per studiare il provvedimento di cui sopra.
Quindi ripeté l'exploit, poche settimane più tardi, il 2 giugno 2014 quando, dopo la parata per la Festa della Repubblica, si sporse dalla finestra di Palazzo Chigi in maglietta bianca sempre per salutare, facendo gridare allo "scandalo" per lo sgarbo al cerimoniale e per la mise non esattamente istituzionale con la quale si era affacciato.