Quirinale, macchè Draghi. Eleggete un Presidente non del "palazzo" - Affaritaliani.it

Politica

Quirinale, macchè Draghi. Eleggete un Presidente non del "palazzo"

di Franco Arminio*

"Provate a eleggere uno che non sia del palazzo, che ha studiato con passione, che conosce quello che voi non conoscete, il dolore e la gioia delle persone"

Al Quirinale l'Italia ha bisogno di un politico caldo, vicino al popolo, e invece si parla di eleggere uno che ha sempre lavprato col denaro

Il governo prende decisioni delicate e non sente il bisogno di spiegarle. Noi abbiamo bisogno di un politico caldo, paterno e invece abbiamo uno che ha lavorato tutta la vita col denaro. Pare una persona seria e onesta, ma non basta. E quelli che lo consigliano non stanno lì perché sono competenti, ma perché sono amici di qualcuno. L'Italia funziona così. 

E poi forse sarebbe ora di non fare la conta quotidiana dei contagiati, basterebbe farlo una volta la settimana.

E poi ci sono tante persone che si sono infettate perché è evidente che non si può andare al bar e in pizzeria e stare per ore senza mascherina. Ma è anche evidente che c'è un dolore, c'è una difficoltà a stare nella solitudine e nel silenzio. Per stare senza il fare ci vuole una forza che molti non hanno. Ora per molti c'è l'alcool e una bulimia dolente.

Ora per chi ha i soldi ci sono i saldi. Ora ci sono le altre malattie che fanno paura, ma nemmeno se ne può parlare, ora il Covid ha colonizzato il nostro immaginario. E abbiamo sbagliato pesantemente a dividerci su aspetti marginali della questione. Ieri sera una mia amica che lo ha preso ad agosto mi ha parlato di quanto può essere complicata questa malattia, anche dopo che è finita. E sappiamo quanto è complicata la vita di chi ha un infarto o un ictus.

E poi ci sono i tumori. Una mia amica ha un figlio con un tumore al cervello. Ora comincerà un ciclo di chemio. A me pare che mai come adesso tutto questo dolore sia gettato nella solitudine, nel cestino sporco di una nazione che è sempre meno una società e sempre più una sommatoria di esistenze che non sanno darsi orizzonti comuni.

Ognuno procede col suo straccio in mano pensando che sia chissà quale bandiera. Per questo è drammatica l'insufficienza della politica e fa schifo l'egoismo dei ricchi che pensano solo a tutelare la loro ricchezza. Dateci almeno il piccolo miracolo di un Presidente della Repubblica dal cuore luminoso, provate a eleggere uno che non sia del "palazzo", uno che ha studiato con passione, uno che conosce quello che voi non conoscete, il dolore e la gioia delle persone.

 

*poeta, scrittore e paesologo