Politica
Regioni, varato il decreto salva bilanci
Il Governo nel consiglio dei ministri di oggi ha varato il decreto legge salva bilanci delle Regioni. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza, Claudio De Vincenti, al termine della riunione. Il provvedimento "consente di regolarizzare completamente la situazione e alle Regioni di riprendere serenamente la loro operatività", ha detto. Il problema era sorto soprattutto per un caso legato alla Regione Piemonte e sollevato dal governatore Sergio Chaimparino.
La norma dovrebbe sanare la situazione creatasi dopo una sentenza della Corte costituzionale del giugno scorso che ha bocciato il metodo di contabilizzazione dei fondi anticipati dal governo, attraverso dei mutui contratti col Mef, per pagare i debiti arretrati con i fornitori che in molti casi (in Piemonte per esempio) sono stati usati anche per alimentare la spesa corrente. Alla luce di questa pronuncia, la Corte dei conti nell'udienza di parifica del bilancio 2014, ha così certificato un deficit del Piemonte che sfiora i 6 miliardi di euro mettendo in ginocchio l'amministrazione Chiamparino. Da tempo, il governatore aveva lavorato con Palazzo Chigi per l'approvazione di un decreto che aiutasse a risolvere questa vicenda, nata secondo le Regioni a causa di una scarsa chiarezza sull'applicazione della norma. Ma il decreto è slittato già due volte. Il provvedimento non contiene fondi a sostegno delle Regioni alle prese con questi piani di rientro dal maxi deficit, ma consente di spalmare in 30 anni l'ammortamento del debito.
Oltre alla norma spalma debiti, nel decreto è prevista la possibilità di estendere "i provvedimenti del cosiddetto Decreto Cantone con la norma anti-commissariamento alla sanità, cioè ad aziende accreditate che svolgono servizi essenziali, questo ci consentirà di mantenere i livelli essenziali di assistenza nei territori coinvolti", ha detto il ministro alla Sanità, Beatrice Lorenzin.