Il Pd va giù e Renzi alza i toni. La verità sulla lite Roma-Bruxelles - Affaritaliani.it

Politica

Il Pd va giù e Renzi alza i toni. La verità sulla lite Roma-Bruxelles


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Perché Matteo Renzi ha innescato una guerra con la Commissione europea a suon di botta e risposta con il presidente Juncker? Dietro c'è davvero l'intenzione del governo italiano di "far saltare" i tavoli a Bruxelles? Niente affatto. Il premier, oltre ad essere fortemente irritato per le parole di Federica Mogherini ("Stupido creare divisioni in Europa"), sta polemizzando con le istituzioni Ue soprattutto perché preoccupato dal calo nei sondaggi. L'opinione pubblica ormai vede Bruxelles e l'Europa come nemico della crescita e dell'Italia e quindi il presidente del Consiglio, in costante discesa nella fiducia tra gli italiani, spera così di recuperare negli indici di gradimento. Esattamente quello che Renzi ha fatto con lo stop alla cancellazione del reato di immigrazione clandestina, "sarebbe stato impopolare".

Fonti democratiche assicurano ad Affaritaliani.it che al di là delle parole e dei comunicati non c'è l'intenzione di Palazzo Chigi di mettere in atto alcuna iniziativa contro la Commissione o che possa suscitare la reazione di Bruxelles e dei partner Ue. Insomma, tanto fumo e poco arrosto verrebbe da dire. Così pare, anche perché Renzi teme che il calo di fiducia verso l'esecutivo possa fortemente penalizzare il Pd alle Amministrative e così cerca di alzare la voce con l'Ue per dimostrare agli elettori che il governo non si piega ai diktat di Juncker e Merkel. In Parlamento - sponda Lega, M5S, Forza Italia e Fratelli d'Italia - la lite Palazzo Chigi-Commissione Ue viene letta anche come l'intenzione del premier e del Pd di sviare l'attenzione mediatica sul caso Banca Etruria e sulle ripercussioni che questa vicenda potrebbe avere sull'esecutivo e in particolare sul ministro delle Riforme Maria Elena Boschi.