Politica
Giustizia, "martedì il voto in Senato. Ok finale a ottobre-novembre e referendum nella tarda primavera del 2026"
Lo annuncia Alberto Balboni, esperto di riforme di FdI

"Dobbiamo completare le riforme in tema di giustizia iniziate con il nuovo codice di procedura penale nel 1988". Intervista
"Martedì 22 luglio ci saranno le dichiarazioni di voto e il voto finale in aula al Senato sulla separazione delle carriere e sulla riforma dell'ordinamento della giustizia". Ad annunciarlo ad Affaritaliani.it è Alberto Balboni, presidente di Fratelli d'Italia della Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. "Il provvedimento poi tornerà alla Camera per la terza lettura. Essendo una legge che riforma la Costituzione, la seconda lettura, quindi terzo passaggio a Montecitorio e quarto al Senato, sono inemendabili. Prendere o lasciare. Ritengo che per ottobre-novembre di quest'anno avremo il via libera definitivo del Parlamento alla riforma con la quarta lettura a Palazzo Madama".
Leggi anche: Giustizia, Parodi (ANM): "Nervosismo sulla riforma? Non da noi ma nel governo. Referendum? Partita aperta, sorprese nelle urne"
Leggi anche: Marina Berlusconi: "La riforma della Giustizia è una priorità, i magistrati che sbagliano devono pagare"
Quanto ai tempi per il referendum confermativo, inevitabili visto che non ci sono i due terzi in Parlamento, secondo Balboni si terrà a occhio e croce "nella tarda primavera del prossimo anno". Siete sicuri che vinceranno i SI' alla riforma? "Questo lo decideranno gli italiani", risponde Balboni. Che aggiunge: "Noi siamo convinti di fare la cosa giusta. Dobbiamo completare le riforme in tema di giustizia iniziate con il nuovo codice di procedura penale nel 1988, poi con la riforma del 1999 dell'articolo 111 della Costituzione sul giusto processo e ora serve completare questo lungo iter con la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, come dicono tutti i giuristi di vero stampo liberale", conclude il presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato.