Il Pd vince ma rischia. Salvini rottama Silvio. Regionali, le conseguenze - Affaritaliani.it

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Il Pd vince ma rischia. Salvini rottama Silvio. Regionali, le conseguenze

Pd batte centrodestra 5-2. Il risultato delle regionali appare ormai definitivo (anche se in Campania non c'e' l'ufficialita'): al Pd vanno con votazione plebiscitaria Toscana, Marche e Puglia; successo di misura in Umbria e in Campania. Il centrodestra trionfa senza ostacoli in Veneto e strappa la Liguria alla sinistra. Le regionali 2015 consegnano una fotografia politica dell'Italia insolita. Ha votato appena un elettore su due. Il Pd si conferma il primo partito, ma e' ben lontano dal 41% delle europee. In un ipotetico ballottaggio il secondo partito sarebbe il Movimento 5 Stelle. La Lega va fortissimo ma solo da Roma in su. FI non supera mai il 20% ed e' sotto il 10% in Veneto, Umbria, Toscana e Marche.

I risultati non sono ancora definitivi, ma il Pd e' al 46% in Toscana, al 35% nelle Marche e in Umbria, al 25% in Liguria, al 20% in Campania e in Puglia (la lista Emiliano e' pero' quasi al 9%), al 16% in Veneto. Il Movimento 5 Stelle e' al 22% in Liguria, al 19% nelle Marche, al 18% in Campania, al 16% in Puglia, al 15% in Toscana, al 14% in Umbria e al 10% in Veneto. La Lega sfonda da Roma in su. In Veneto ottiene il 17% piu' il 24% della lista Zaia. In Liguria il 20%, in Toscana il 16%, in Umbria il 14%, nelle Marche il 13%. Piu' debole sotto Roma: la lista Salvini naviga intorno al 2% in Puglia e non si e' presentata in Campania. Fi non supera mai il 20%. In Campania e' al 18%, in Liguria intorno al 13%, in Puglia al 10,8%. Risultato ad una cifra in Veneto (5,7%), Umbria e Toscana (8,5%), Marche (9,4%).

Bene Fratelli d'Italia che supera il 6% in Umbria e Marche, sfiorando il 5% in Campania.
  In Puglia il derby tra Schittulli (Fitto-Fdi) e Poli Bortone (Fi-Lega-Pli) va al primo (18% contro 14%). Forza Italia con il 10,8% supera pero' la lista Fitto ferma al 9,52%.

L'ANALISI DI AFFARITALIANI.IT

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


I risultati delle liste delle Regionali sono sorprendenti e confermano quanto ha scritto Affaritaliani.it nei giorni prima dell'apertura delle urne. Il Movimento 5 Stelle, tradizionalmente debole alle Amministrative, ha ottenuto un ottimo risultato rispetto alle Europee del 2014. Tracollo oltre ogni previsione del Pd. Grandissima avanzata della Lega Nord di Matteo Salvini che in molti casi stacca nettamente Forza Italia. Tonfo, come previsto, del partito di Berlusconi. Migliora leggermente Fratelli d'Italia mentre Area Popolare-Ncd risulta in calo rispetto al dato di dodici mesi fa.

 

Il Movimento 5 Stelle primo partito in Liguria, Campania e Puglia. Se la corsa in solitaria ha penalizzato i suoi candidati alla presidenza, che nonostante i buoni risultati sono stati costretti a rincorrere quelli delle coalizioni principali, il fronte grillino conquista la maggioranza relativa in alcune delle regioni simbolo di questa tornata elettorale.

La situazione è confermata anche dal riepilogo nazionale relativo alle principali forze politiche. Il Pd si attesta al 23,7%, il M5S al 18,4%, la Lega Nord al 12,5%, Forza Italia al 10,7% e Fratelli d’Italia-An al 4,2%. Questo dato, oltre al sostanziale dimezzamento del patrimonio di voti che il Pd aveva conquistato nel voto per l’Europarlamento, certifica anche il sorpasso del Carroccio su Forza Italia. Un dato, quest’ultimo, che certamente risulterà determinante nel dibattito sulla nuova leadership nel centrodestra.

In Veneto il Pd aveva alle Europee il 37,5% e oggi si attesta sotto il 17. Il M5S aveva raccolto il 19,9% mentre alle Regionali viaggia intorno al 10%, quindi in forte calo. La Lega Nord nel 2014 aveva preso il 15,2% mentre oggi la somma della Lista Zaia e del Carroccio supera addirittura il 40%. Forza Italia aveva il 14,7% e oggi non raggiunge il 6%. Ncd-Udc aveva il 3,5% e oggi vale circa il 2%.

In Liguria il Pd aveva nel 2014 il 41,7% mentre oggi si attesta intorno al 25%, forte flessione. Il M5S aveva il 26% mentre alle Regionali vale il 23% circa. Forza Italia aveva preso il 13,9% e oggi non va oltre il 13% nonostante il candidato Governatore sia l'azzurro Toti. La Lega si era fermata al 5,6% mentre oggi vola al 20% circa. Ncd-Udc si era fermato al 3,1% e oggi si attesta all'1,5%.

In Toscana il Pd aveva preso nel 2014 il 56,3% e alle Regionali non va oltre il 46,5% (meno dieci punti). Il M5S aveva il 16,7% mentre oggi si attesta sul 15,5%. Forza Italia valeva l'11,7% e oggi si attesta intorno all'8,5%. La Lega aveva il 2,6% mentre oggi ha raccolto intorno al 16%. Ncd-Udc aveva il 2,4% e oggi si attesta intorno all'1%.

In Umbria il Pd alle Europee aveva il 49,2% e oggi invece non va oltre il 36%. Il M5S aveva preso il 19,5% mentre oggi si attesta sul 15-16%. Forza Italia aveva il 14,2% e oggi crolla al 9,5% circa. La Lega l'anno scorso aveva preso il 2,5% mentre oggi vale il 15,5%. Ncd-Udc aveva il 3,4% e oggi si attesta attorno al 2%.

Nelle Marche il Pd aveva alle Europee il 45,5% mentre oggi si attesta sul 36%. Il M5S aveva l'anno scorso il 24,5% e oggi si ferma al 19%. Forza Italia aveva preso il 13,2% mentre oggi vale il 9%. La Lega aveva l'anno scorso il 2,7% e oggi balza al 13% circa. Ncd-Udc aveva il 3,7% e oggi si attesta intorno al 4%.

In Campania il Pd alle Europee aveva preso il 36,1% mentre oggi non va oltre il 21% circa. Il M5S aveva il 22,9% e oggi alle Regionali si attesta sul 18,5%. Forza Italia un anno fa aveva il 23,9% e oggi si attesta sul 18,5%. Ncd-Udc aveva alle Europee il 5,4% e oggi vale il 6,5% circa.

In Puglia il Pd aveva alle Europee 2014 il 33,6% mentro oggi cala al 21%. Il M5S dodici mesi fa aveva preso il 24,6% e oggi si attesta sul 17%. Forza Italia valeva il 23,5% e oggi prende il 12-13% con la lista Fitto al 10% circa. NoiConSalvini debutta on il 2,5% circa rispetto allo 0,6% della Lega alle Europee. Ncd-Area Popolare è al 5% rispetto al 7,1%.


IL CAPO DELLO STATO - L'affluenza particolarmente bassa e ancora in calo ha indotto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a inserire un passaggio nel suo messaggio per il 2 giugno: "Le discussioni, la dialettica anche acuta, sono preziose, ma le liti esasperate creano sfiducia, contribuiscono a creare sfiducia e allontanano la partecipazione dei cittadini" le parole del capo dello Stato, che per evitare altre interpretazioni spiega anche di riferirsi alla "vita istituzionale" del Paese. Perché "senza adeguata partecipazione dei cittadini" alla politica "la democrazia si impoverisce molto".