Santanchè: "Non mi dimetto, in Italia si criminalizza la ricchezza"
La ministra del Turismo: “Non capisco tutto questo interesse per il Twiga". Mini contestazione a Viareggio
Santanchè a Viareggio: "Nessun rimpasto, si criminalizza la ricchezza"
Un capannello di contestatori si è raccolto davanti al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, per protestare contro la presenza della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, subito prima dell'inizio della sua intervista pubblica. I manifestanti, tenuti a distanza dall'ingresso dell'hotel, hanno utilizzato fumogeni ed esposto striscioni.
“Non so perché tutto questo interesse per il Twiga, ci sono un sacco di stabilimenti balneari. A me fa anche un po’ ridere perché quando c’è di mezzo la Santanchè tutto diventa gigantesco”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, a Viareggio intervistata da Stefano Zurlo a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte. "Vado al Palio di Siena, un evento storico, di comunità e territorio, tutte cose che so. Dico che è anche un evento turistico. Sono riusciti a fare polemica anche su questo. A me il sorriso non lo tolgono, mi vedrete sempre sorridente. Il dono della vita è meraviglioso. Soffro per i rancorosi, per chi è arrabbiato dalla mattina alla sera. Vorrei non far piangere i ricchi ma far star bene i poveri, invece c’è questa criminalizzazione, questo rancore. Ma perché?”.
Come racconta la Stampa, Santanchè pare "convinta che «quando c’è di mezzo la Santanchè, tutto diventa gigantesco». Perché in fondo la questione, per lei, sembra essere un fatto del tutto personale. Anche la sua difesa si muove su questa linea: «A me il sorriso non me lo tolgono. Soffro invece per chi è incazzato, per i rancorosi che vorrebbero vederti povera, messa male. Viviamo in una nazione in cui c’è una criminalizzazione della ricchezza». Quasi a lasciar intendere che tutto quel che le è finito addosso sia stato mosso dall’invidia", scrive la Stampa.
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