A- A+
Politica
M5S, effetto Di Maio: ora a Conte non conviene restare nel governo

Successivamente, nell’autunno 2013, si verifica un altro caso che meglio si confà a quello odierno, cioè un altro strappo nel PdL che però all’epoca non era più partito di maggioranza relativa ma comunque partito decisivo per la tenuta del governo. Ad ottobre Berlusconi decide di revocare la fiducia al governo Letta sull’aumento dell’Iva, ma un attimo prima Angelino Alfano – che era Ministro dell’Interno e segretario politico del PdL - entra in Senato con una cartellina sottobraccio ben visibile con all’interno una lista di una trentina di nomi scritti a penna. Berlusconi capisce e conferma la fiducia all’esecutivo “non senza interno travaglio”.

Un mese più tardi lo stesso Alfano abbandona al proprio destino Berlusconi (al quale doveva tutte le sue fortune politiche), che viene espulso dal Senato per effetto della Legge Severino. A quel punto il Cavaliere decide di sciogliere il PdL e di rifondare Forza Italia, ma Alfano non ci sta e crea un gruppo parlamentare autonomo (il Nuovo Centro Destra - NCD). Berlusconi revoca la fiducia al governo, che viene salvato dai parlamentari passati con Alfano. Oggi Di Maio assume le vesti di Alfano, mentre Conte – quantomeno per il momento – sembra non voler fare come Berlusconi.  Di Berlusconi in politica si parla ancora e di Alfano? Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime settimane. È probabile che dopo le elezioni non sentiremo più parlare né dui Di Maio né di Conte. Gli italiani non premiano  i traditori e neppure gli incapaci.  

Una ultima considerazione. Quello che fino a ieri era il partito di maggioranza relativa, il M5S, subisce oggi una scissione significativa, ma per Draghi e Mattarella è come se non fosse successo niente. Eppure, i Padri costituenti erano di parere opposto. Come ha avuto modo di scrivere Costantino Mortati nel 1958, “compito del Presidente della Repubblica è quello di accertare la concordanza tra corpo elettorale e parlamentare. Assolve a tale ruolo attraverso l’impiego dell’istituto dello scioglimento anticipato, quando vi siano elementi tali da renderlo necessario o anche solo opportuno in termini di gravi disarmonie fra attività degli eletti e sentimento del popolo”.

Dal punto di vista elettorale il MoVimento ha subito una sonora sconfitta sia alle regionali del 2020 che alle amministrative di pochi giorni fa, dove ha chiuso la partita intorno al 2% di voti su scala nazionale, mentre in Parlamento il capo politico che nel 2018 aveva ottenuto il 32,7% dei voti (Di Maio) ha lasciato il partito e ha formato un proprio gruppo parlamentare. Il potere di scioglimento anticipato delle Camere da parte del Capo dello Stato incontra un solo limite, quello del semestre bianco (non è questo il caso). Di fatto il Presidente della Repubblica può ricorrere a tale strumento come e quando vuole, senza dover rendere conto a nessuno se non rispettare l’obbligo meramente formale di sentire i presidenti di Camera e Senato, anche solo telefonicamente. Resta il fatto che rigore è quando arbitro fischia e qui non fischierà.

Iscriviti alla newsletter
Commenti
    Tags:
    scissione conte di maio m5s





    in evidenza
    Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"

    Il video

    Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"

    
    in vetrina
    Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo

    Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo


    motori
    Lexus, la strada per la mobilità elettrica passa dalla tecnologia Plug-in

    Lexus, la strada per la mobilità elettrica passa dalla tecnologia Plug-in

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.