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Politica
Scuola, l'impegno di Draghi: niente Dad. Come sarà il ritorno in classe

Un impegno preciso e chiaro. Con il Paese e con milioni di famiglie. Mario Draghi, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, ha promesso a tutti i membri del governo e in particolare al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che l'esecutivo farà di tutto per garantire la scuola in presenza da settembre e per tutto l'anno scolastico, dagli asili nido fino alle superiori. Un impegno che probabilmente il presidente del Consiglio prenderò davanti alle telecamere prima del suono della campanella. L'ultimo provvedimento in ordine di tempo sono stati i 350 milioni di euro stanziati dal ministero dell'Istruzione, d'accordo con il ministero dell'Economia e delle Finanze (clicca per leggere il testo integrale del decreto ministeriale), per garantire dispositivi di aerazione, ventilazione meccanica e sanificazione, potenziare l'offerta rivolta agli studenti disabili o con bisogni educativi speciali, procedere a interventi di contrasto della dispersione scolastica.

Soldi spesi per evitare il ritorno alla DAD (didattica a distanza) che puntano a far dimenticare i fondi utilizzati durante il Conte II per i famigerati banchi a rotelle, in molti casi finiti nelle cantine e nei solai. Secondo fonti della maggioranza, anche laddove una regione dovesse entrare in zona gialla o arancione non ci sarà la chiusure delle scuole. Che verrà, probabilmente, prevista solo in caso estremo di zona rossa e unicamente a partire dalla seconda media. Altro capitolo è quello dei trasporti. E' probabile che le regioni e gli istituti, in particolare le superiori, possano adottare un orario di ingresso e di uscita da scuola suddiviso in diverse fasce orario, proprio per evitare assembramenti su bus, metro e mezzi di trasporto.

Quanto alle vaccinazioni, per tutto l'autunno proseguirà senza prenotazioni per la fascia d'età tra 12 e 19 anni con campagne di sensibilizzazione rivolte in particolare alle famiglie. Sotto i 12 anni al momento non ci sono obblighi e ancora gli esperti non hanno fornito indicazioni sul fronte dei vaccini, ma qualcosa potrebbe cambiare entro Natale almeno sopra i 6 anni. Resterà l'obbligo della mascherina (dispositivi di protezione) dalle elementari in poi e al chiuso, mentre per le materne e gli asili nido tutto resterà come prima con la scuola in presenza (compreso il ritorno di pre e post scuola salvo pochissime eccezioni) e tampone solo in caso di sintomi o di ritorno in classe dopo un periodo anche breve di malattia. Draghi ha preso l'impegno e intende mantenerlo fino in fondo, anche se le cose dovessero peggiorare, la scuola sarà l'ultima a chiudere.

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