Politica
M5S-Pd, la verità sul sorpasso. Si è fermata la corsa della Lega
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Ma è vero che il Movimento 5 Stelle può raggiungere e perfino superare il Partito Democratico? "In linea del tutto teorica e statistica, osservando i trend degli ultimi mesi, Pd e M5S a febbraio del prossimo anno saranno alla pari. Quindi se si votasse a maggio i 5 Stelle sarebbero il primo partito italiano", afferma ad Affaritaliani.it il sondaggista Alessandro Amadori. Che però precisa: "E' possibile che ci sia un effetto Le Pen, cioè quello che in Francia ha fermato la crescita del Front National. Il 70% degli italiani ha paura del M5S, il Paese più conservatore teme i grillini e quindi potrebbe anche non accadere. D'altronde, alle Europee del 2013 il Pd fece il 40 per cento non perché tutti volessero votare Renzi ma perché molti avevano il timore che dilagasse il M5S".
E il Centrodestra? "Finché non ci sarà un leader, un programma e una strategia chiara non andrà da nessuna parte", spiega Amadori. "Il trend di crescita della Lega si è fermato e potrebbe addirittura tornare indietro verso il 12%. Il Carroccio è un po' l'Alleanza Nazionale del 21esimo secolo, ogni volta che si parla del botto, non fa mai questo botto. Salvini ha dei limiti intrinseci. Il tema degli immigrati è di nicchia e va bene per arrivare al 13-14% ma non per raggiungere o superare il 20%. Serve una visione sulla società futura e sull'economia. Alla Lega mancano le 'issue', cioè i temi caratteristici che invece sta avendo il Pd. Il premier è partito senza 'issue' e parlava quasi soltanto di rottamazione, ora comincia a prendere forma una visione di Italia. Un Paese più onesto, con un'efficienza maggiore. Renzi ha scommesso sull'Expo e ha vinto, quindi un'Italia simile a Singapore e dei tecnocrati alla Sala e Marchionne. Con Renzi l'Italia cialtrona e mediocre viene messa alla porta".
E Forza Italia? "Resta con il suo 9%. Chi lo considera più Berlusconi?", si chiede Amadori. "Anche quando dice che Renzi lo copia, in realtà è l'ex Cavaliere a copiare il segretario del Pd. Renzi ha sottratto temi a tutti tranne alla Lega, che però si concentra su un argomento troppo di nicchia". Giorgia Meloni? "Resterà con il suo 4-5% e non altra oltre (ed è già tanto)". Una sinistra-sinistra, invece, "se riuscisse a trovare un leader forte e riconosciuto potrebbe anche raggiungere il 10%". Come? "Un 5% proviene da Sel, più altre 'briciole', un po' dal non voto, dal Pd e dal M5S". Il Partito Comunista di Marco Rizzo, infine, "non credo possa andare oltre l'1% di nostalgici dell'Unione Sovietica e del socialismo reale".