Ue in crisi di leadership, davanti a Meloni un'autostrada per conquistarla - Affaritaliani.it

Politica

Ue in crisi di leadership, davanti a Meloni un'autostrada per conquistarla

L'opinione di Vincenzo Caccioppoli

Ora il ruolo istituzionale di Meloni impone di adottare una diversa strategia, più improntata al dialogo e alla moderazione

L’elezione alla presidenza del parlamento europeo di Roberta Metsola, dopo la tragica scomparsa di David Sassoli, è stata un suo capolavoro politico. E proprio con la presidente del parlamento, del partito popolare, che la premier ha avuto il primo incontro a Bruxelles. Non è assolutamente fantapolitica pensare che le due abbiano anche parlato di un possibile asse tra Ecr e popolari, su cui Fitto, che ha fatto parte dei popolari per anni e con i quali ha continuato a mantenere rapporti strettissimi ad altissimi livelli, starebbe lavorando da mesi. Il sentiero è certamente stretto ed accidentato per la premier in Europa. Le sue idee sono chiare e sono state ribadite anche ieri.

Lei è per un'Europa più coesa, risoluta e compatta sulle decisioni che contano e non solo sulle regole di bilancio o sulle questioni di mera lana caprina. Non è certo cambiato il suo pensiero sull’Europa e sui suoi difetti, che continua a ribadire, è solo cambiata la strategia con la quale adesso ha intenzione di mettere in pratica le argomentazioni portate avanti in questi anni. Allo stesso modo non è mai cambiata la sua linea che è sempre stata convintamenteatlantista.

Il suo atteggiamento sulla guerra in Ucraina è stato netto fin dalle prime ore dell'invasione russa ( su questo hanno certamente anche influito i consigli di un altri dei suoi fedelissimi, il sottosegretario alla presidenza Giovan Battista Fazzolari), ed ha certamente contribuito a renderla più affidabile agli occhi di americani ed alleati europei, rispetto a chi come i suoi alleati di governo, ha mantenuto una posizione per certi tratti ambigua. Con gli Stati Uniti, la moral suasion adottata dall’attuale ministro del Mise, nei mesi passati anche grazie alla sua fondazione Farefuturo, Adolfo Urso, molto addentro alle cose politiche di Washington, le ha certamente preparato il terreno fertile.

Perché gli Usa sono alla ricerca da tempo di una nuova sponda europea, che appare sempre più complicata trovare nella Germania, troppo ambigua con Russia e Cina, ma che stenta anche ad essere riscontrata nella Francia di Macron, che con gli Usa non ha mai legato troppo e a cui viene addebitato un atteggiamento troppo morbido con il regime di Putin. E una plastica dimostrazione di ciò è quella che vuole che i rapporti più stretti tra l'amministrazione Biden, dallo scoppio del conflitto in Ucraina, siano stati proprio con il governo conservatore della Polonia ( con buona pace di Pd, cinque stelle e compagnia cantante).

Ecco perché questa prima missione europea della Meloni non va tanto giudicata sui presunti risultati che avrebbe dovuto ottenere, ma solo come un primo assaggio di quello che potrà essere il suo importante ruolo futuro all’interno di un'Europa, sempre più alla disperata ricerca di leadership autorevoli, nello scacchiere internazionale, che come sappiamo è tutt’altro che semplice.