Politica
Vannacci 'demolisce' Tajani: "L'Europa risolve i problemi? L'Ue di S&D e PPE è stata la maggior fonte di crisi per l'Italia"
L'europarlamentare della Lega affossa Bruxelles. Intervista

"L'Europa si è condannata all'ininfluenza da un punto di vista delle relazioni internazionali"
"L'Europa a trazione socialdemocratica degli ultimi 20 anni è stata la maggiore fonte di problemi e di crisi per l'Italia e per molti stati membri". Con queste parole l'europarlamentare della Lega Roberto Vannacci, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda se condivida o meno le affermazioni di ieri di Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia, che ha affermato che "L'Europa serve a risolvere i problemi, non li crea".
"Le politiche scellerate intraprese hanno ridotto il Vecchio Continente a essere più povero, più instabile e meno libero. Dal 2008, anno in cui è avvenuto il sorpasso tra l'economia USA e quella europea, gli Stati Uniti sono cresciuti del 100%, la Cina del 450% e l'Europa solo del 20%. L'Europa in cui comandano S&D e PPE ha aderito al green deal, alla delocalizzazione della manifattura europea, alla legge sul restauro della natura, al blocco delle auto a motore termico nel 2035, alle case verdi e a tutta una serie di scelte le cui conseguenze le stiamo ancora pagando salatamente", sottolinea l'eurodeputato eletto con il Carroccio.
"La stessa Europa si è condannata all'ininfluenza da un punto di vista delle relazioni internazionali riducendosi a essere una realtà che, al di là di proclami e di inutili risoluzioni, non riesce a influire minimamente sull'andamento della geopolitica (si veda crisi Russia-Ucraina e Medio Oriente). Una Europa che crea artatamente crisi, come quella dell'olocausto climatico o dell'imminente invasione da parte dei russi, con l'unica finalità di sottrarre sovranità agli stati membri. Una Europa che oggi lancia un’operazione psicologica tappezzando i muri di Bruxelles cercando di convincere i cittadini sulla necessità di incrementare il suo budget sempre con la stessa finalità di ingoiare la sovranità degli stati membri", argomenta Vannacci.
"L'Europa delle lobby d'assalto, degli scandali e delle mazzette: dal QatarGate, al GreenGate, al HuaweiGate. L'Europa che con i fondi versati dagli stati sovrani finanzia la destrutturazione della società occidentale, fa l’occhiolino all'ideologia di genere, promuove le coppie omogenitoriali e favorisce gli studi pro islamici. L’Europa che apre le porte agli immigrati clandestini e che, anche con il palese voto degli europarlamentari di Forza Italia si schiera:
1. Contro il finanziamento della costruzione di barriere fisiche per impedire l’ingresso di immigrati;
2. Contro la creazione di centri per l’immigrazione al di fuori delle frontiere di Schengen;
3. Contro la necessità di rivedere il patto sulla migrazione dell'UE basandolo su un sistema di rimpatri efficaci invece che sulle quote di migranti;
4. Contro la possibilità di subordinare rigorosamente la concessione dei fondi europei per l’aiuto allo sviluppo (nell’ambito dei Fondi Europei allo Sviluppo o della politica di Vicinato) alla previa attuazione degli accordi di rimpatrio;
5. Contro la necessità di porre fine al finanziamento di movimenti o entità vicine a organizzazioni terroristiche".
E ancora Vannacci sottolinea: "L’Europa dei ricatti e delle avvisaglie che, solo recentemente, cercava di intimidire con bieche minacce i leaders di molti Paesi dell’Est affinché non andassero a Mosca, il 9 maggio scorso, a festeggiare la ricorrenza della liberazione dall’occupazione nazista avvenuta grazie all’Armata Rossa".
"L’Europa che rinuncia al gas russo, che vara il 17° pacchetto di sanzioni e si trasforma nel continente industrializzato in cui l’energia è più cara del pianeta mandando a rotoli l’industria e l’economia propria e di molti stati membri. L’Europa del “volete la pace o il condizionatore acceso?” oppure del “con le nostre sanzioni abbiamo messo in ginocchio la Russia” e ancora della Von der Leyen tronfia che proclama che i russi rubino le schede elettroniche dalle lavatrici degli ucraini per metterle nei sistemi d’arma russi. La stessa Europa che dopo aver dipinto la Russia come una potenza al tracollo, un elefante dai piedi d’argilla con un esercito distrutto oggi vorrebbe spendere 800 miliardi di euro per difenderci da quella stessa Russia infognata da tre anni nel Donbass. Se questa è l’Europa che risolve i problemi, allora, meglio cambiarla questa Europa della toppa peggiore del buco", conclude l'europarlamentare della Lega Vannacci.
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