Spadafora: "Basta con le operazioni di facciata e le narrazioni da libro delle favole". La 'ricetta' per battere il Cdx di Meloni - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:23

Spadafora: "Basta con le operazioni di facciata e le narrazioni da libro delle favole". La 'ricetta' per battere il Cdx di Meloni

Parla l'ex sottosegretario e presidente del movimento Primavera

Di Alberto Maggi

“Ridare voce a chi non vota più. La politica vera parte dai territori”


Mentre "l’Italia affronta un’estate segnata da crisi economica e malcontento diffuso", il movimento Primavera sta guadagnando terreno nei sondaggi, superando il 7% secondo una rilevazione IPSOS. Affaritaliani ha intervistato Vincenzo Spadafora (ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, fondatore e presidente dell'associazione politica Primavera) per discutere della situazione attuale, delle priorità politiche e della visione che anima questo nuovo soggetto.

Guardando alla stagione estiva, sembra che le sue impressioni siano piuttosto distanti dall’ottimismo raccontato dal governo. Perché?
"Perché la realtà, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. Il settore balneare, per anni sostenuto da privilegi, ha continuato ad alzare i prezzi fino a svuotare molte spiagge. E mentre il ministro del Turismo — che ricordiamo essere sotto inchiesta — sostiene che tutto stia andando bene, molte famiglie non riescono neppure a permettersi qualche giorno di vacanza. Ma questo è solo un sintomo: il vero problema è che gli stipendi non tengono il passo con l’inflazione, i prezzi aumentano senza controllo e le disuguaglianze crescono. È un Paese spaccato tra chi gode di rendite e chi fatica ogni giorno per arrivare a fine mese".

L’ultimo sondaggio IPSOS vi colloca sopra il 7%. Come interpretate questo dato?
"Lo vediamo come un segnale di fiducia, ma soprattutto come una responsabilità. Sappiamo bene che a distanza di due anni dal voto un sondaggio indica giusto una tendenza e nel caso di Primavera ci dice che stiamo facendo un buon lavoro. Cittadini che si sono sentiti ignorati, che hanno ricevuto programmi calati dall’alto, senza nessun legame reale con le comunità. È a loro che vogliamo parlare. Vogliamo dimostrare che la politica può tornare ad ascoltare e a rappresentare, partendo dai bisogni concreti dei territori e non dalle alchimie di palazzo".

 


Vincenzo Spadafora



In che modo il vostro approccio si differenzia da quello dei partiti tradizionali?
"Prima di tutto nell’ascolto. Non ci limitiamo a raccogliere lamentele, ma ci concentriamo sulle proposte costruttive che arrivano dal mondo civico e associativo. In Italia esiste un patrimonio enorme di idee e progetti, e troppo spesso rimane inascoltato. Le nostre tappe a Roma, Napoli e presto a Milano stanno attirando persone che non fanno parte di Primavera: vengono per curiosità, per partecipare, per farsi sentire. E scoprono che qui c’è davvero spazio per loro. Non posso che constatare che esperienze similari siano già in affanno, perché la politica quotidiana, riportare gli astenuti al voto è veramente difficile ma non impossibile. Bisogna avere passione e visione. Non creare esperienze locali ma nazionali. Avere figure come la Salis a Genova che danno ampio e nuovo respiro alle istanze di centro sinistra. Necessario che tutte queste esperienze conoscano un punto di incontro e che insieme si costruisca per avere come traguardo le politiche del 2027”.

Che idea avete di politica in un contesto internazionale così teso?
"Per noi la politica non è un esercizio di potere, ma un impegno quotidiano, fatto di passione e responsabilità. Non possiamo ignorare ciò che accade nel mondo: penso al dramma di Gaza, dove si sta consumando un genocidio sotto gli occhi di tutti. In momenti come questo, la politica deve dare speranza e tenere viva l’idea di comunità, contrastando la paura e l’odio che oggi la destra alimenta. L’Italia si regge sulle persone oneste e solidali, quelle che pagano le tasse, creano lavoro, si aiutano a vicenda. È da loro che bisogna ripartire.

Qual è il vostro messaggio a chi come voi si contrappone al governo Meloni?
"Basta con le operazioni di facciata e le narrazioni da libro delle favole. Non serve contrapporre alla “favola” del governo un’altra favola. Serve una politica vera, coraggiosa, radicata nel Centrosinistra, capace di battersi per gli ultimi senza imporre figure dall’alto. Il nostro lavoro è costante, senza rendite di posizione: chi entra in Primavera lo fa per essere a disposizione della propria comunità, non per occupare poltrone".

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