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Politica
Vox Italia prenderà il posto dei 5Stelle. Fusaro e Toscano nuovi Togliatti

Non appena ho assistito alla penosa, costruita (vergognosamente manipolatoria) recita di Grillo e Di Maio, oltre allo sdegno nel comprendere fino a che punto i tifosi-attivisti vengano presi per il naso, da buon toscano ho pensato: “questo è stato messo sotto tutela senza nemmeno passare dal via”.

Poco dopo le agenzie si accavallavano definendo tutto ciò un commissariamento ed in effetti è stato un qualcosa del tipo “ti lascio al tuo posto ma adesso sei in ostaggio, da oggi dici e fai quello che voglio io” cioè… obbedire al PD (ce lo aspettavamo).

Ho pensato “stavolta mi sono rotto di considerarmi il grillin fuggiasco, perché non voto Vox?”.

Vox in effetti mi suscita ciò che in origine mi suscitava il m5s.

Certo Vox ha contro tutti, è ignorato, magari finirà in una bolla di sapone ma ho ancora forza e speranza per credere in qualcosa.  

C’è una differenza sostanziale tra il 5s delle origini e Vox e sta nella chiarezza della collocazione: nessuna orgia radicale, nessun liberale e viziatissimo principio da banchiere bensì “valori di destra, idee di sinistra”: perfetto se se ne coglie il senso vigotskijano e socioeconomico.

Vox sta con chi è alternativo, senza sé e senza ma, all’ideologia delle oligarchie (riferimento costante di PD, FI, IV, LeU, Bonino ecc) e non inganna con un vago “né di destra, né di sinistra” o peggio col “mai alleanze” diventato “scherzavo”.

Nel motto di Vox c’è tutto l’anti establishment, le emozioni del “luogo antropologico” di Augé (si pensi a quanto, anni di PD abbiano rarefatto l’atmosfera delle tradizioni natalizie) unite ai temi che davvero contano ovvero la vicinanza ai dipendenti privati e pubblici, alla scuola (pubblica), alla ricerca, alle piccole medie imprese, ai pensionati: G-Local più che G-lobal quindi.

In quella frase c’è tutto quello che le aristocrazie globali occultano ai cittadini o che impediscono essi riscoprano: le lobbies ci spingono a pensare che prima di tutto vengano i diritti cosmetici (civili), il buonismo sui migranti tanto caro ai persecutori (la Francia) e perfino ci propinano la retorica sulla presunta Europa dei popoli, in realtà un centro di comando di una subdola operazione di guerra portata avanti da Francia e Germania ed attuata mediante un neoliberismo teso a distruggere i paesi perimetrali (Italia e Inghilterra) rispetto al continente.

In Italia gli ubriachi dell’attuale paradigma progressista fingono che sinistra significhi l’aberrazione criminosa del “globalismo arcobaleno e austero” e proiettano nelle menti dei cittadini questa immondizia senza sosta, soprattutto in modo subliminale, convincendoli in buona misura.

Questi lestofanti vorrebbero che a governare fossero le minoranze (anziché la maggioranza), perché esse, essendo interessate esclusivamente al loro “mono-tema”, arrivano a svendere tutto e tutti (vedasi il MES) per ottenerlo.

A questi recentemente si è unito il M5s e con questi deve scomparire (politicamente) per il bene delle nostre future generazioni, dei nostri figli.

Ricordo ai progressisti che Palmiro Togliatti, aveva ben compreso l’importanza fondamentale delle tradizioni, del Dio, patria e famiglia (l’unica biologicamente possibile), non la lasciò alla destra e rappresentò un comunismo patriottico aperto alla trasformazione in senso governativo; da questo punto di vista e rapportato alla sua epoca, potremmo definire “Il Migliore” un moderato e credo che se fosse nato un quarto di secolo dopo avrebbe sposato una idea economica di tipo keynesiano.

In tal modo forse non sarebbe mai esistita questa deriva di ispirazione massonica spacciata per progressismo.

Quando penso a Vox quindi io penso a Togliatti (compagno di un’altra grande, Nilde Iotti) una figura che per la mia famiglia è stata un punto di riferimento e, secondo il mio parere, quanto mai attuale.

Al M5s quindi lascio in dote la lezione che 3 anni fa svolsi per loro in Parlamento in occasione della presentazione del mio saggio “Il neoliberismo che sterminò la mia generazione” (https://www.youtube.com/watch?v=rxgDPdGlo04) ed anche l’audio in cui, in tempi di indigestione di renzismo, proprio a Scandicci, in Radio, sputtanai il Decreto Bankitalia (https://www.youtube.com/watch?v=sb-6v_GcyYM).

Era l’epoca in cui il M5s prendeva schiaffi per il popolo (ex Deputata Lupo)…

Ps:

Come già espresso nel mio precedente articolo, mi auguro che presto o tardi anche il carismatico Alessandro Di Battista entri a far parte di Vox, mettendo a disposizione, per il paese, la sua capacità oratoria nelle piazze (e in TV)  rendendo una forza già adesso piena zeppa di giovani (informati sui temi fondamentali per la gente) ancora più credibile a costo di rischiare di rimanere fuori dal Parlamento.

In caso di affermazione politica lavorare per il paese sarà…fantastico!

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    voxmovimento 5 stelle





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