Zaia attacca il governo: "La verità è che siamo un Paese mummificato" - Affaritaliani.it

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Zaia attacca il governo: "La verità è che siamo un Paese mummificato"

Il presidente del Veneto: "Senza riforme i soldi non servono, non riusciamo a spenderli"

Zaia attacca il governo: "La verità è che siamo un Paese mummificato"

Il Coronavirus non è ancora stato sconfitto in Italia, anche se il numero dei contagiati e dei pazienti in terapia intensiva diminuisce ogni giorno. Adesso tutta la concentrazione del governo è sulla pesante crisi economica in corso. Il presidente del Veneto Luca Zaia però crede che l'Esecutivo stia sbagliando strada e in un'intervista al Corriere della Sera esprime tutte le sue incertezze per la gestione da parte di Conte e dei suoi ministri di questa fase critica: "La verità è che siamo un Paese mummificato. Per fare le riforme - spiega Zaia - non servivano soldi. Perché i soldi, senza riforme, senza un cambio di mentalità, non riusciamo a spenderli. Lo Stato continua a non essere pronto. Se il metodo è sempre quello, moriremo di comitati, di autotutela, di non toccare questo e non toccare quello, di gemmazione di grandi riunioni e proliferazione delle task force. Moriremo di ipocrisia. Se non semplifichiamo davvero, sprofonderemo".

"Io - prosegue Zaia - devo fare il nuovo policlinico universitario di Padova, un’opera da 600 milioni. Ma senza cambiamenti, non mi basteranno dieci anni per aprirlo. E il peggio è che nascerà vecchio. Ma io dico: abbiamo visto il ponte a Genova? Perché non si applica quel modello che ha funzionato?". Il premier in coferenza stampa non mi ha convinto, ha convocato questo appuntamento e io mi aspettavo qualche fuoco di artificio, qualche asso nella manica… Qualcosa di più. Il riassunto di quanto è stato fatto e il libro dei sogni sono poco da parte di un presidente del Consiglio in carica da due anni. C’è chi evita furbescamente - continua Zaia - la parola autonomia. Ma siccome la vicenda del Covid, ferme restando tutte le cautele, si sta spegnendo, voglio avvisare: la mia regione non si è dimenticata. E sono convinto che andrebbe spalmata da Nord a Sud: gli stati moderni e che funzionano, come Usa, Svizzera e Germania, sono federalisti. Il centralismo è il Medioevo, l’autonomia è il Rinascimento".