Comunali, Ncd medita lo strappo:
alfaniani al voto con Monteleone?
Bari – Forza Italia e Nuovo Centrodestra di nuovo ai ferri corti e gli alfaniani tentati dalla corsa in solitaria con Costantino Monteleone? L’accordo sulla candidatura unitaria di Mimmo Di Paola sembrava vicino, tanto che – come Affari ha rivelato in anteprima – nell’ultimo coordinamento cittadino di Ncd si sarebbe vagliata la proposta di una convention alla presenza di tutti gli alleati, per incoronare il leader di Impegno Civile. Ed invece l’aria è tornata pesante e Massimo Cassano non esclude lo strappo: “Probabilmente nei prossimi giorni decideremo di andare per la nostra strada", manda a dire alla vigilia del vertice con i suoi, "in caso di ballottaggio si penserà al da farsi".
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L’incontro dell’ex numero uno di Adp con il senatore barese nella sede di Via Sparano pareva aver sciolto gli ultimi nodi della discussione ma Cassano non usa giri di parole: “Non vedo attorno a questo progetto niente di entusiasmante. Vedo un progetto vuoto. È la peggiore imitazione di come si facevano le campagne elettorali", manda a dire senza mezzi termini ai forzisti, parlando di “freddezza”. L’ex vice di Rocco Palese non lo nomina ma va da sé che la missiva è tutta per Raffaele Fitto: “Abbiamo chiesto più volte a Forza Italia di chiamarci per un incontro anche con gli altri partiti per confrontarci sui problemi della città e sui ruoli. Invece non è successo nulla. Non siamo stati chiamati da nessuno e nessuno si è fatto vivo". E poi sbotta: "Lo abbiamo detto più volte, facciamo le primarie, ma ci hanno detto di no. Facciamo un’assemblea cittadina, e niente ancora; un confronto tra i partiti, ma niente".
Dal partito del Cavaliere si dicono “stupiti ed increduli” e ribadiscono di aver avviato da tempo il dibattito con società civile, movimenti e associazioni, ultima tappa del quale è il tour nei quartieri dello stesso Di Paola, ripartito dall’assemblea pubblica a San Pasquale. In compenso, l’intenzione non è per nulla quella di abbassare la guardia: “Riteniamo che, dopo settimane di riflessioni e di confronto, sia arrivato il momento di assumere una decisione, concentrata più sulla discussione relativa ai contenuti del programma che non su alchimie politiche lontane mille miglia dai problemi concreti delle persone”, tira dritto D’Ambrosio Lettieri, certo che “conoscendo il senso di responsabilità e la condivisione di valori per cui a lungo ci siamo battuti, Massimo Cassano e il Ncd vorranno apportare il loro contributo e sedersi insieme a noi per costruire questo progetto vincente”. Se ci saranno gli estremi perché ciò accada, sarà già il direttivo di questa mattina a deciderlo.
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A gettare benzina sul fuoco, intanto, era stato anche Giammarco Surico, new entry tra gli scissionisti dopo aver abbandonato il gruppo dei forzisti di Via Capruzzi ed essere transitato nel Misto. La luna di miele con gli alfaniani, però, sarebbe già terminata e il consigliere regionale ha annunciato di abbandonare la formazione per tornare, armi e bagagli, tra gli azzurri: "Il Ncd è al traino del Pd”, argomenta, riservando agli ex compagni di partito una chiosa velenosa: “Quel che succede a Roma è lo specchio fedele di quello che accade a Bari, dove il Ncd indugia nello stallo sulla scelta del candidato sindaco mutuando l'ambiguità di atteggiamento dei reggenti capitolini”. Se non fosse che il tempo degli indugi potrebbe essere finito.
(a.bucci1@libero.it)