FI-Puglia Berlusconi commissaria il partito
Raffaele Fitto: “Logica autodistruttiva”
Bari – Il nuovo schiaffo di Silvio Berlusconi a Raffaele Fitto è il commissariamento del partito pugliese. Il rumour del cambio sulla tolda di comando si rincorreva da settimane ma la certezza è arrivata con la nomina dell’ormai ex coordinatore, Francesco Amoruso, a responsabile nazionale del “dipartimento politiche per il Sud” di Forza Italia e le dimissioni dello stesso da numero uno degli azzurri del Tacco. Al suo posto – come da copione - il brindisino Gino Vitali, fedelissimo dell’ex Cavaliere e già sottosegretario alla Giustizia, ora con i galloni di commissario a pieni poteri nel feudo di Raffaele Fitto, con il quale ha più volte incrociato le spade: “Altri errori di Berlusconi e Forza Italia, qui non si spaventa nessuno, noi andiamo avanti per ricostruire”, commenta a muso duro l’ex Governatore.
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L’europarlamentare non incassa: "Caro Presidente Berlusconi, purtroppo continui a sbagliare in una logica da 'distruzione' e 'autodistruzione'. A maggior ragione, a Forza Italia serve e servirà la nostra iniziativa dei Ricostruttori”, ribadisce, a pochi giorni dalla kermesse romana che si prevede infuocata. E a poco valgono le rassicurazioni dell’avvocato francavillese sulla mancata volontà di “ostracismo” e sull’esclusione mirata di uomini dell’ex Ministro dalle liste delle prossime regionali, dal momento che voci autorevoli raccontano del vincolo del doppio mandato al quale sottoporre gli uscenti, tagliando fuori dall’Assemblea pugliese big del calibro di Nino Marmo, Roberto Ruocco, Erio Congedo e Pietro Lospinuso: “Io non dichiaro la guerra a nessuno”, taglia corto Vitali, “le candidature saranno vagliate da Berlusconi, dalla Puglia e dalle altre regioni. Ma il criterio non sarà quello della vicinanza o dell'amicizia né a Fitto né a Vitali. I criteri saranno il consenso, il radicamento sul territorio, la meritocrazia. Proprio quei principi ai quali pare si stia ispirando Fitto”. “Fitto può stare sereno", riserva con una stilettata all’oppositore pugliese.
Quel che è certo è che la risposta non tarderà ad arrivare, magari con una lista ad hoc da far scendere in campo a sostegno di Francesco Schittulli, a sancire la conta e marcare la leadership. E se la gara alle urne non potrà non agevolare l’oncologo gravinese, non è neppure detto che tutta la governance pugliese segua il Vicerè di Maglie, se si conta l’esempio del Sindaco di Foggia, Franco Landella, non allineato: “Il cambio della guardia? Un effimero giro di nomine e promozioni interne al partito, oltretutto deciso in modo autoreferenziale da un gruppo dirigente che ha finora compiuto errori politici gravissimi e consigliato male il Presidente Berlusconi”, stronca l’andriese Benedetto Fucci. “A chi dice che questa nomina non spaventa nessuno dico che la nomina non è stata fatta per spaventare nessuno ma che nemmeno io mi spavento di niente", tiene la barra dritta Vitali. Il braccio di ferro è ufficialmente cominciato anche nel Tacco. E ha tutta l’aria di essere definitivo.
(a.bucci1@libero.it)
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