Vendola, Civati e Cuperlo
L’asse “Possibile” del Politicamp
Bari – "Pippo e Gianni, servono reti di sinistra e noi non abbiamo solo un sentimento e un lessico comune: vorrei fare cose insieme a voi", scandisce Nichi Vendola a Livorno, ospite del Politicamp di Civati. Il Gianni in questione è Gianni Cuperlo e il contenitore per provare a “fare cose” di comune accordo ha le sembianze della stessa associazione Possibile che l’ex consigliere regionale monzese lancia, riprendendo il leitmotiv della kermesse di Villa Corridi: “Non è una corrente del Pd per avere assessorati ma è nata per fare battaglia politica", spiega lui. E se anche l’asse tra i tre e le anime che rappresentano sarà altrettanto possibile, non ci vorrà molto per scoprirlo.
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Per Nichita il Rosso è la naturale prosecuzione dell’analisi sulle sorti di Sel iniziata in assemblea nazionale: “Il renzismo, Renzi e il suo fascino. Questo ha causato la frattura vera, il resto sono chiacchiere”, aveva tagliato corto con i suoi. E la linea resta quella. “Io voglio continuare ad essere inquieto e impertinente, a disturbare il manovratore”, nonostante le cifre nette delle Europee, arringa sotto l’afa la folla, con più di un “dissidente” come Corradino Mineo. “Semplicemente, Sel è alleata con il Pd quando non si fa inquinare dall'alleanza con la destra” e "non basta l'effervescente retorica di Renzi per cambiare verso al Paese. Non mi metto di traverso rispetto a nessuna tessitura unitaria ma non intendo genuflettermi al renzismo”, chiarisce, trovando la sponda dell’ex presidente dei democratici, che sulle percentuali ottenute non ha intenzione di “fare surf, cercando di stare in equilibrio sull’onda del 40%”.
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I più ottimisti la chiamano “Leopolda Rossa”, gli spiritosi “la Pippolda”, qualche renziano fa notare l’ampia copertura sulla tv ufficiale Youdem ma il gioco di rimandi tra i tre delle primarie c’è. Si parla di Europa, di reddito minimo, conflitto di interessi e della riforma del Senato che oggi approda all’esame dell’Aula. E Cuperlo rilancia a stretto giro, proponendo un nuovo evento in autunno per cementare l’intesa. Pur rassicurando sulla volontà di non lasciare la grande nave democratica e restare all’interno per condizionarne la rotta. “Non vi dico: ‘Rompete o uscite’, non faccio shopping”, assicura il Governatore pugliese, alla cui formazione – ammonisce Civati - va garantito un trattamento “alla pari” tra gli alleati: “In rubrica prima di Verdini c’è Vendola”, affonda all’indirizzo del premier. Peraltro, con buona pace delle manovre di avvicinamento della pattuglia di Gennaro Migliore ai lidi renziani. E chissà che il sodalizio, se nozze dovessero essere, non possa avere qualche conseguenza anche sulle regionali del Tacco…
(a.bucci1@libero.it)