Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
Aggiornamento professionale, sport e ricerca... l'Europa c'é
ALCUNI STUDENTI DEL CFP SAN GIULIANO DI FONDAZIONE CLERICI

Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero

FORMAZIONE PROFESSIONALE, AIUTI PER LO SPORT, NOVITA’ NELLA RICERCA

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: abitiamo fuori Milano, zona sud e mio figlio vorrebbe fare il tecnico riparatore di veicoli a motore, ci sono delle scuole riconosciute? Riccardo Merelli

Risposta: Sì, ad esempio il Centro di Formazione Professionale di San Giuliano Milanese della Fondazione Clerici in cui ci sono indirizzi quali tecnico riparatore dei veicoli a motore; tecnico dell'acconciatura; operatore alla riparazione di veicoli a motore - riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo; operatore alla riparazione di veicoli a motore - riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo. Fondazione Luigi Clerici, fondata nel 1972, è articolata territorialmente su 19 sedi, distribuite nelle Province di Milano, Monza e Brianza, Lecco, Lodi, Pavia e Bergamo; e sul territorio piemontese con una sede a Torino. Con fondi europei manda anche i suoi studenti a fare esperienze di lavoro all’estero. Da molti anni infatti la Fondazione Luigi Clerici (https://www.clerici.lombardia.it) è attiva nella promozione e nella gestione di progetti ed azioni di ricerca a carattere transnazionale. Le partnership sviluppate con diversi enti, EU ed extra EU, hanno generato una solida rete di relazioni utile alla al costante e proficuo scambio di idee e servizi, con progetti di formazione legati all'innovazione tecnologica, all'inserimento lavorativo, all'orientamento e alle pari opportunità. Di recente si sono svolte le prove di esame e diversi studenti hanno presentato tesine anche sulle novità relative ai motori ibridi, le auto elettriche e la meccatronica.

Domanda: a mio figlio è stata diagnosticata la malattia di Charcot-Marie-Tooth, ci sono per caso degli studi europei o internazionali avanzati che ci diano nuovi risultati ? Marco Nissari

Risposta: Sono stati pubblicati di recente sulla prestigiosa rivista Annals of Neurology i risultati di una ricerca internazionale coordinata da Alessandra Bolino, responsabile dell’Unità di Neuropatie periferiche umane dell’I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele, e Davide Pareyson, responsabile del Dipartimento funzionale delle Malattie neurologiche rare della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. Lo studio ha coinvolto 50 pazienti provenienti da 18 centri di riferimento in tutto il mondo. Gli esiti della ricerca hanno permesso di definire meglio le caratteristiche cliniche e genetiche di alcune tra le varianti più aggressive della malattia Charcot-Marie-Tooth (CMT). I risultati ottenuti sono quindi molto importanti in previsione di trial clinici futuri in quanto permetteranno di identificare parametri utili per monitorare l’efficacia dei trattamenti terapeutici. “Oltre ad essere soddisfatti per l’esito della ricerca, lo siamo soprattutto perché questo studio mostra come, attraverso collaborazioni scientifiche e creazioni di network internazionali, si possano ottenere dati importanti a beneficio di pazienti affetti da forme molto rare di malattie genetiche” affermano i coordinatori dello studio Alessandra Bolino e Davide Pareyson. Gli autori si sono focalizzati su tre sottotipi molto rari della forma demielinizzante di CMT (4B1, B2, B3). In particolare, hanno raccolto e correlato i dati clinici e genetici di 50 pazienti provenienti da 18 centri di riferimento di quattro diversi continenti (America, Europa, Africa e Asia) al fine di valutare se e come differenti tipi di mutazioni nello stesso gene possano influenzare la gravità e la progressione della sintomatologia clinica, ricostruendo la storia naturale di queste malattie.

Domanda: lo sport potrebbe aiutare molto a recuperare i giovani a rischio di radicalizzazione, non ci sono fondi europei? Noi siamo una associazione e vediamo che ci sono molto buoni risultati con progetti di questi tipo. Mario Trabusco

Risposta : Ci sono dei finanziamenti per lo sport grazie al programma Erasmus. Si segnala anche un bando specifico (https://ec.europa.eu/sport/calls/call-proposals-monitoring-and-coaching-through-sports-youngsters-risk-radicalization_en) aperto come prima scadenza al 23 luglio proprio che cofinanzia con un budget totale di un milione e 900mila euro progetti di sport per i giovani a rischio di radicalizzazione. Possono beneficiare dei fondi organizzazioni sportive ombrello, federazioni o organizzazioni sportive internazionali, organizzazioni senza scopo di lucro, autorità pubbliche nazionali, regionali, locali. Ogni progetto approvato può ottenere dai 150mila ai 350mila euro. progetti volti a prevenire la radicalizzazione, in particolare dei giovani, attraverso lo sport. Possono essere coperte le spese per la realizzazione di attività sportive e fisiche per le persone a rischio di radicalizzazione; progettazione e sviluppo di reti a livello dell'Unione Europea tra le organizzazioni impegnate nella prevenzione, attraverso lo sport, dell'emarginazione e della radicalizzazione; organizzazione di workshop, seminari e conferenze volti a divulgare informazioni, competenze e opportunità di collaborazione in materia di prevenzione dell'emarginazione e della radicalizzazione attraverso lo sport; progetti di sviluppo, individuazione, promozione e scambio di buone pratiche e attività a livello dell'Unione Europea in materia di monitoraggio e tutoraggio, attraverso lo sport, delle persone a rischio di radicalizzazione. I progetti devono svolgersi in minimo cinque Stati membri dell'Unione Europea. C’è anche un bando europeo (https://ec.europa.eu/sport/calls/call-proposals-sport-tool-integration-and-social-inclusion-refugees_en) con un importo di due milioni e 900mila euro per progetti sportivi come strumento di integrazione e inclusione sociale dei rifugiati con scadenza al 4 luglio.

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